Per i materiali scadenti della Orte Ravenna mancata vigilanza del Mit

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Roma, 10 febbraio 2016 – “La notizia dei dipendenti Anas finiti sotto inchiesta per le buche della Orte-Ravenna, oltre a risultare gravissima per il sistema generale della sicurezza dei trasporti, comporterebbe, qualora fossero confermate le accuse degli inquirenti a carico del gestore, una responsabilità diretta del Ministero dei Trasporti che non avrebbe adeguatamente esercitato le sue funzioni di controllo e vigilanza”.
Lo affermano in una nota congiunta i portavoce del MoVimento Cinque Stelle Arianna Spessotto e Massimiliano Bernini, a seguito dello sviluppo delle indagini della procura di Forlì sulla superstrada.
La denuncia del M5S era arrivata già a dicembre del 2014, quando con un’interrogazione parlamentare avevamo chiesto al Ministro dei Trasporti di farsi garante dei necessari standard manutentivi e di sicurezza lungo l’intero tracciato della E45, un vero e proprio “percorso di guerra” a causa del continuo susseguirsi di voragini che rendono la strada una delle più pericolose d’Italia insieme alla SS 309 Romea.
In quella occasione il MIT si era limitato a chiedere ad Anas “gli approfondimenti del caso”, mentre stando alle ipotesi della procura, sarebbe proprio il gestore della rete stradale ed autostradale italiana ad aver richiesto asfalto di qualità scadente nei capitolati d’appalto!
E intanto, mentre Anas non ha i soldi nemmeno per aggiustare le buche, il Governo continua a finanziare opere inutili e costosissime attraverso project financing insostenibili. Consideriamo una priorità assoluta la messa in opera dei necessari interventi di riqualificazione e manutenzione della E45 promessi da Delrio e annunciati con il piano degli investimenti Anas, e che venga dato seguito alla mozione del M5S con cui si impegnava il Governo ad interventi di messa in sicurezza delle arterie esistenti”.