Per Farmindustria solo pregiudizi su rapporti aziende e “camici bianchi”? I fatti dicono il contrario

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ROMA, 24 febbraio 2015 – “Francamente non condividiamo le parole pronunciate dal presidente di Farmindustria Massimo Scarabozzi quando, a proposito del nuovo codice di condotta adottato dalla Efpia, parla di uno strumento tra l’altro utile a sconfessare i ‘pregiudizi’ sulle relazioni tra aziende farmaceutiche e camici bianchi. Purtroppo la natura opaca di questi rapporti non nasce da leggende metropolitane, ma è documentata da fatti rispetto ai quali abbiamo chiesto conto all’Anac con una lettera“.

Lo affermano i deputati M5s in commissione Affari Sociali commentando le parole del presidente di Farminustria sul nuovo codice di condotta deliberato dalla European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations, che prevede la pubblicazione entro il 30 giugno di tutti i pagamenti fatti ai medici dalle industrie del farmaco.

“Al dottor Cantone, presidente dell’Anac, abbiamo chiesto un parere, rispetto al quale siamo in attesa di una risposta, su come l’Agenzia del farmaco assolva ai compiti relativi agli obblighi di legge previsti per ‘convegni, congressi e altri incontri riguardanti medicinali”.

Le imprese farmaceutiche infatti avrebbero l’obbligo di informare l’Aifa, attraverso una comunicazione dettagliata, circa l’organizzazione di tali convegni e congressi, quando questi riguardano tematiche sull’impiego di medicinali, con almeno 60 giorni di anticipo rispetto alla realizzazione degli eventi.

Ora, andando ad analizzare i dati messi a disposizione dall’Agenzia del farmaco relativamente al primo semestre 2015, risultano mancanti diversi elementi previsti dalla normativa vigente, tra i quali ci sono anche l’obbligo di indicare i preventivi delle spese ed eventuali contributi agli organizzatori.

Anche alla luce di questo ‘buco’, è necessario ricondurre entro i binari della totale trasparenza il rapporto tra aziende farmaceutiche e mondo professionale medico. Solo dopo si potrà eventualmente parlare di pregiudizi”.