Scuola: ora il Ministero pretende che gli insegnanti facciano anche i meccanici

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Si sa: gli insegnanti italiani sono strapagati, hanno stipendi principeschi, quindi è legittimo pretendere da loro una competenza a largo raggio. Da oggi, il Ministero si aspetta infatti che siano esperti anche di meccanica automobilistica e diagnosi psichiatriche: o almeno questo è previsto dalla nuova circolare del MIUR che potete trovare qui.
La circolare si occupa di gite scolastiche, e in particolare della sicurezza dei ragazzi, cosa che abbiamo tutti a cuore. Così, come è logico che sia, la sicurezza viene affidata ai loro insegnanti ed accompagnatori: i quali però non solo dovranno sincerarsi che ragazzi e bambini non si perdano in città sconosciute o non si mettano nei guai (compito che gli insegnanti già svolgono non senza difficoltà), ma d’ora in poi dovranno occuparsi anche di fare le necessarie verifiche affinché l’azienda che offre il mezzo di trasporto abbia tutte le carte in regola.
Che ci crediate o no, il Ministero pretende che: gli insegnanti verifichino che l’autista non si dedichi alla bottiglia prima di guidare (test del palloncino?); che non approfitti della gita per esplorare nuove esotiche droghe (analisi psichiatrica prima di ogni spostamento?); che non chatti con moglie e figli durante sorpassi autostradali (sequestro del cellulare come nei compiti in classe?).
E non solo. Il Ministero si spinge all’assurdo: professori di greco, musica e ragioneria avranno l’incarico di verificare l’idoneità di freni, abbaglianti, cinture di sicurezza e usura gomme. Non è chiaro, qualora salti fuori la magagna, che provvedimenti dovranno prendere: forse sarà affibbiato un 4 in pagella all’autista e l’esame a settembre.
Al di là dell’ironia, c’è l’amarezza. L’amarezza di verificare come, per questo governo, la scuola sia sempre più abbandonata a se stessa e gestita con provvedimenti ridicoli e privi di senso. Ma anche l’amarezza di constatare che sì, esistono disonesti che forniscono servizi alle scuole senza essere all’altezza, il governo lo sa, e invece di agire su quel fronte inasprendo le pene e i controlli per chi mette a rischio la vita dei ragazzi per mero guadagno, se ne lava le mani scaricando responsabilità così gravi sulle spalle degli insegnanti.
Il risultato sarà che la nostra scuola pubblica sarà costretta a rinunciare anche alle gite scolastiche. Che gliene importa al governo? Nulla. Le scuole possono pure chiudere, così “tagliamo i costi”.
Il M5S ha depositato oggi un’interrogazione al MIUR.