Acqua, nuove tasse nella legge? Borghi vaneggia

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Roma, 8 marzo 2016 – «Sulla legge sull’acqua il Pd e Borghi hanno evidentemente le idee molto confuse», è il commento dei deputati della Commissione Ambiente del M5S.
«Giusto per puntualizzare, visto che Borghi continua a mistificare – lui sì! – la realtà: gli emendamenti Pd cancellano ripubblicizzazione, questi sono i fatti – sottolinea Federica Daga, M5S, prima firmataria della legge – dal M5S nessun aumento tasse, tanto è vero che proponiamo tutte le coperture nel testo di legge e nei nostri emendamenti, per esempio tramite una riduzione delle agevolazioni fiscale alle banche. E capiamo che questo può causare più di un problema al Pd».
«Strano, al contrario, che il fondo per le infrastrutture idriche proposto dal Pd risulti senza coperture anche secondo il ministero dell’Ambiente tanto è vero che hanno dovuto procedere ai soliti commissariamenti e siamo in attesa dell’ennesima condanna dall’Europa su fognature e depurazioni. In questo momento probabilmente il Pd è in difficoltà, tanto che hanno bisogno di narrare la favoletta che non intende privatizzare l’acqua. In effetti è meglio precisare che le loro leggi e i decreti hanno già di fatto avviato la privatizzazione della gestione dell’acqua».
«La legge che abbiamo ripresentato a nome del forum italiano dei movimenti dell’acqua – spiega la Daga – come intergruppo Acqua bene comune parla della gestione dell’Acqua e della volontà di 27 milioni di cittadini di ripubblicizzare la gestione. Se non ne sono convinti ci chiediamo perché il PD l’ha voluta firmare?Per poi stravolgerla a suo piacimento? I carrozzoni che noi non vogliamo sono esattamente quelli che loro sostengono: le grandi multiutility che si mangiano i profitti senza garantire l’efficienza del servizio. Domani la discussione continua in commissione e noi non faremo un passo indietro, sulla gestione dei servizi pubblici locali non si scherza e daremo battaglia fino in fondo».