Il Pd inganna se stesso: boccia l’emendamento sulla Rc auto Tariffa Italia

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Se l’erano venduta come una loro battaglia, ora cosa diranno il candidato sindaco di Napoli del PD Valeria Valente e company a quanti hanno firmato la loro legge popolare? Come purtroppo temevamo e come andiamo denunciando oramai da mesi, il PD, contraddicendo se stesso e tradendo la fiducia di quanti avevano creduto alla sua battaglia per una RC TARIFFA ITALIA, ha bocciato in Commissione Industria l’emendamento che avrebbe garantito una tariffa unica ITALIANA per gli automobilisti virtuosi. Al comma 1 (capoverso 1-quater) dell’emendamento in questione al ddl Concorrenza si legge che “le imprese di assicurazione riconoscono, sia in sede di rinnovo che di nuovo contratto, anche in assenza di esplicita richiesta dei singoli interessati, una tariffa premio ai contraenti o agli assicurati che non abbiano denunciato sinistri negli ultimi cinque anni. La tariffa premio è riconosciuta con l’applicazione del premio più basso previsto nell’intero territorio nazionale, da ciascuna impresa, per la corrispondente classe universale di assegnazione del singolo contraente o assicurato, come risultante dall’attestato di rischio“.
Il Pd se l’era venduto come sua battaglia, facendosi addirittura promotore di un disegno di legge popolare, che ha battezzato Tariffa Italia, impegnando centinaia di attivisti in una inutile raccolta di firme. Sia gli attivisti che i firmatari dell’emendamento sono stati ingannati dalle menzogne di dirigenti e parlamentari Pd. Tra i promotori della petizione “Tariffa Italia”, c’era appunto il nome di Valeria Valente, ovvero la candidata sindaco del PD nel Comune di Napoli, votata da primarie falsate, inquinate e comprate per un 1 euro e contro le quali gli stessi esponenti del PD hanno annunciato ricorsi.
Ormai è pacifico. Un voto dato al PD è un voto perso. E’ un inganno. In questo caso, inoltre, è come un voto dato alle compagnie assicurative. Il M5S, comunque, non si arrende e continuerà a dare battaglia in Aula al Senato e, soprattutto, continuerà a difendere la norma dell’art. 7 del ddl concorrenza, già approvata alla camera, e che prevede l’applicazione di una tariffa RC Auto equa anche nelle Regioni in cui il premio è superiore alla media nazionale.