Italia, isola felice per evasori e corruttori

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L’Italia è come un paradiso fiscale. E’ tra i Paesi in cui si tengono meno persone dietro le sbarre per reati finanziari. Solo 228 detenuti (pari allo 0,6% della popolazione carceraria, ovvero 6 persone su 1000), sono stati condannati con sentenza definitiva per reati che vanno dal riciclaggio, all’insider trading al falso in bilancio, alla corruzione e reati contro la pubblica amministrazione. In altri termini, 18 volte meno della Germania dove il dato è dell’11%. In Spagna è del 3,1 (con 1789 persone finite in carcere), in Gran Bretagna dell’1,9 per cento (con 1352 detenuti), mentre in Turchia finiscono in carcere, per questi tipi di reati, 3.526 persone. Ad affermarlo è l’Istituto di criminologia e diritto penale dell’Università di Losanna che ha effettuato uno studio su 52 Paesi commissionato dal Consiglio d’Europa.
Insomma l’Italia è una vera e propria isola felice per chi commette reati di corruzione, evasione, falso in bilancio, riciclaggio, ecc. Una situazione allarmante, ma soprattutto drammatica se si pensa che la corruzione e l’evasione sottraggono ogni anno alle casse dello Stato svariati e svariati miliardi di euro e che poi provocano inevitabilmente tagli alla sanità, alle pensioni, alla scuola, alla fornitura dei servizi per i cittadini. Una situazione che in prospettiva, non potrà che aggravarsi considerato gli innumerevoli provvedimenti pro evasione e pro corruzione varati dall’attuale Governo. Non dimentichiamo, infatti, che l’esecutivo ha aumentato tutte le soglie di non punibilità per i reati di evasione (IVA, Irpef, ecc.), legittimando condotte che prima erano penalmente punite, ha introdotto un falso in bilancio, già bocciato dai Giudici, che consente di falsificare i conti economici e patrimoniali attraverso semplici valutazioni discrezionali dei beni, ha introdotto un autoriciclaggio che consente di utilizzare il denaro sporco, frutto di altri reati (per droga, appalti illeciti, mazzette, traffico illecito armi, ecc.) in investimenti di beni finalizzati all’uso e al godimento personale, ha di fatto depenalizzato molti reati tra i quali truffe, frodi, ecc.. Inoltre, la mancata riforma della prescrizione, per colpa del trio Renzi – Alfano – Verdini, non farà altro che facilitare (anche) quei pochissimi condannati a far si che non scontino neanche un solo giorno di pena e a vedere estinti i propri reati, come se non li avessero mai commessi.
Sempre peggio, dunque, in un contesto nazionale dove il Governo è direttamente responsabile di politiche gravemente dannose per il futuro del nostro Paese, già martoriato dal malaffare, dall’evasione e dalla corruzione!