Sanità: Lorenzin piazza figlio sottosegretario Ncd nell’Istituto Nazionale Tumori

beatrice-lorenzin-ministro-della-salute.jpg
Il ministro Lorenzin è senza vergogna. Prima ha tagliato oltre 4 miliardi di euro alla sanità e ha costretto sempre più italiani a rinunciare alle cure mediche (43mila solo nello scorso anno), poi ha tagliato il ticket per 203 prestazioni sanitarie, con la conseguenza che gli italiani potranno farsi controllare gratuitamente solo quando staranno già male.
Ora ne ha combinata un’altra delle sue: ha infatti piazzato il figlio del sottosegretario calabrese allo Sviluppo economico e collega di partito (Ncd) Tonino Gentile dentro il Consiglio d’amministrazione dell’Istituto Nazionale Tumori, in veste di rappresentante del Ministero stesso. Invece di amministrare il delicato Ministero della Salute a favore dei malati italiani, la Lorenzin lo usa come ufficio di collocamento per amici e colleghi di partito, in puro stile ‘acchiappa poltrone’ tipico di Ncd.
La nomina sarebbe già sospetta di per sé, ma lo diventa ancor di più alla luce del fatto che Andrea Gentile non vanta nessuna esperienza in campo sanitario, ad esclusione di incarichi di consulenza da parte della Asp di Cosenza.
Nel curriculum di Gentile Junior c’è però una torbida vicenda passata alle cronache come ‘Ora Gate‘, e che all’epoca costò al padre le dimissioni da sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. Il giornale locale “L’Ora della Calabria”, infatti, aveva ricevuto pressioni affinchè non pubblicasse la notizia di un’inchiesta sull’Asl di Cosenza in cui era indagato proprio Andrea Gentile, poi definitivamente prosciolto.
Non è un caso che la sede dell’Istituto Nazionale Tumori si trovi a Milano, una delle roccaforti di Ncd. Il capoluogo lombardo è, tra l’altro, la città dalla quale Roberto Formigoni, ex governatore della Regione e collega di Gentile e Lorenzin in Area Popolare, ha gestito la sanità regionale per quasi un ventennio. E infatti dentro l’INT ci finisce anche Giacomo Boscagli, nipote proprio di Formigoni e figlio dell’ex assessore alla Famiglia Giulio Boscagli, che viene confermato ancora una volta nel suo ruolo di direttore della Struttura complessa Risorse economiche e finanziarie e libera professione dell’Istituto.
Il M5S sta depositando in queste ore un’interrogazione al Ministro Lorenzin per chiederle i criteri e le ragioni di merito che l’hanno portata a scegliere il figlio del suo collega di partito per un ruolo dentro il centro di eccellenza milanese per la ricerca e la cura in campo oncologico.