Pesca, “Più sostenibile grazie a M5S. Pd dice no a incentivi su ‘rifiuti pescati'”

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Roma, 16.03.2016 – “Una pesca italiana più sostenibile grazie all’approvazione degli emendamenti del M5S al disegno di legge sul settore ittico votato oggi in Commissione Agricoltura alla Camera. Tra le principali proposte 5stelle approvate, l’assegnazione delle risorse economiche del Fondo per lo Sviluppo della Filiera Ittica in via prioritaria alle aziende che pescano con metodi e attrezzi più sostenibili e selettivi e il finanziamento di progetti di ricerca per strumenti ecocompatibili come le reti biodegradabili”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura.
“Peccato però che altri emendamenti del M5S siano invece stati approvati in una formula depotenziata, come ad esempio quello che introduceva gli incentivi per i pescatori che raccolgono e consegnano al rientro i rifiuti pescati con le reti e che ora invece è stato trasformato solo nella formula di un impegno non vincolante per il ministero delle Politiche Agricole a far partire progetti di questo tipo con gli enti locali. Stesso discorso per un altro emendamento che imponeva la trasparenza dei lavori della Commissione consultiva europea per la pesca e l’acquacoltura verificando in via preliminare eventuali conflitti d’interessi riguardanti i vari rappresentanti di categoria seduti al tavolo”, spiega la deputata 5stelle, Silvia Benedetti.
“Bocciata anche la ripartizione diversa dei proventi derivanti dal pagamento delle licenze di pesca sportiva destinando più soldi alle attività di controllo e vigilanza. Respinta anche la nostra proposta di sostituire l’attuale ripartizione in distretti che regolamenta la pesca italiana con l’organizzazione indicata dalla Fao adottata nel resto del mondo e in grado di creare un maggiore nesso tra pesca e ricerca ai fini di una gestione sostenibile degli ecosistemi marini attraverso l’istituzione di Organismi di Gestione della Pesca (OGP) a livello di ciascuna Geographical Sub Area (GSA) presente nel Mediterraneo. A quanto pare il Governo preferisce assecondare le resistenze legate ancora ad una gestione localistica del capitale naturale”, hanno concluso i parlamentari 5stelle.