Renzi mette le mani anche sul Terzo Settore

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Matteo Renzi sta allungando i suoi tentacoli anche sul mondo del Terzo settore, cioè il variegato mondo fatto di Onlus, cooperative sociali e associazioni di volontariato e senza scopo di lucro che operano nel sociale.
Cosa vuole fare il governo? L’idea, già messa su carta, è quella di centralizzare le donazioni destinate al mondo del sociale e del volontariato, controllando e decidendo a chi destinare le beneficenze degli italiani.
Per farlo propongono la creazione di una Fondazione ad hoc – Fondazione Italia sociale – istituita con una legge pubblica, con finalità pubbliche, ma con gestione privata, che senza bandi nè concorsi potrà decidere i progetti da sostenere: in sostanza Stato e privati donano e poi la Fondazione Italia Sociale – che intercetta le donazioni effettuate dagli italiani, a danno ovviamente di altre onlus e associazioni di volontariato – decide a chi versare i fondi raccolti.
Ad oggi non è dato sapere quale sarà la governance della Fondazione, sappiamo solo che avrà sede a Milano e che sarà finanziata con 1 milione di euro di soldi pubblici. Fondi che naturalmente non ci sono per la sanità o per il welfare, ma che come per magia spuntano fuori quando si tratta di finanziare l’ennesima mangiatoia renziana.
Sì perchè la Fondazione Italia Sociale, istituita con un emendamento presentato in Senato alla legge delega di riforma del Terzo Settore, porta palesemente la firma di Vincenzo Manes, consulente ad personam e pro bono del presidente del Consiglio Matteo Renzi in materia di sociale e Terzo settore, già generoso finanziatore delle campagne di Renzi (La Fondazione Open venne foraggiata con 62.000 euro).
Il M5S, per il momento è riuscito a fermare questa ennesima porcata di Renzi almeno in Commissione, e la battaglia è rinviata a quando il provvedimento arriverà in Aula. Ma è importante che anche tutte le associazioni del terzo settore facciano sentire la propria voce, e che comprendano la gravità di questo emendamento che vale un’intera legge.