Docenti: dilettantismo Miur bocciato dal Tar. Concorso è a rischio caos

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ROMA, 30 marzo 2016 – “La decisione del Tar del Lazio, che ha accettato il ricorso di centinaia di docenti non ancora ufficialmente abilitati, costringendo il Miur ad ammette la loro l’iscrizione al concorsone, dimostra l’impressionante dilettantismo e cecità del ministero. Già da mesi, infatti, avevamo denunciato la possibilità che si verificasse un fatto del genere, dal momento che la Legge 107 era mal concepita, invitando il ministro Giannini a intervenire ma nulla è stato fatto. Non bastasse, ci sono altre migliaia di ricorrenti che chiedono l’ammissione al concorso e, se nel corso dei prossimi giorni o settimane, il Tar dovesse ripetere la sentenza odierna rischiamo di precipitare nel caos più assoluto.

Lo affermano i parlamentari M5S in commissione Cultura di Camera e Senato.

“Questi sono tutti sintomi del disinteresse del governo e della mancanza di serietà nell’affrontare il problema della precarietà nella scuola. Ancora oggi ci sono circa 100 mila cattedre vacanti e sappiamo bene che prossimo concorso non darà quella risposta forte e organica necessaria per mettere fine al precariato, dal momento che resteranno tagliati al fuori dalle immissioni in ruolo due terzi dei docenti. Un grave problema rispetto al quale stiamo cercando di dare risposta attraverso una risoluzione con la quale chiediamo all’esecutivo di realizzare una fase transitoria per assumere gli abilitati esclusi dal prossimo concorso su tutti i posti vacanti, anche al 30 giugno, e di prorogare il limite dei 36 mesi per le supplenze, attualmente previsto per il 1 settembre 2016

L’incapacità del ministero dell’Istruzione oggi è stata confermata anche dalla manifestazione tenuta a piazza Montecitorio dai docenti precari di seconda fascia, che chiedevano di realizzare un piano assunzionale. Piano che noi abbiamo presentato e proposto attraverso un’articolata proposta di legge. Il Governo, invece, continua a procedere solo a tentoni”.