Fuori il #canoneRai dalla bolletta elettrica, i cittadini ci rimettono due volte!

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Fuori il canone RAI dalla bolletta elettrica. È la richiesta della mozione con cui oggi il M5S porta di nuovo in Aula alla Camera l’attacco al principale tassello dell’inganno del Governo finalizzato al controllo della tv di Stato e, in generale, dell’opinione pubblica.
Si tratta del canone Rai che la legge di stabilità ha inserito nella bolletta elettrica, con una significativa novità: il canone non servirà a finanziare soltanto la Rai. In palese contrasto con i principi affermati dalla Corte costituzionale, le maggiori entrate che deriveranno dal canone in bolletta serviranno a finanziare, da un lato, il Fondo per la riduzione della pressione fiscale, dall’altro, come confermato dalla recente proposta di legge sull’editoria, il Fondo per il pluralismo, ovverossia i giornali e le tv locali.
A cambiare sarà dunque non soltanto la modalità di pagamento, ma anche e soprattutto l’utilizzo delle risorse dei cittadini, i quali credono di finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo, ma contribuiscono a mantenere in vita quotidiani e stampa di regime ormai in stato di profonda crisi, giornali che non si reggono più sulle ‘non notizie’ e sono quindi costretti ad assecondare i desideri del Governo di turno che li finanzia.
In sostanza i cittadini ci rimettono due volte: 1. Perché pagano per un servizio che non gli viene offerto; 2. Perché quello che ricevono è un’informazione distorta, viziata dai finanziamenti della politica.