#Trivellopoli, c’è anche il Sottosegretario alla Salute. Dimissioni subito!

Thumbnail image for trivellopoli6.jpeg
Mentre si susseguono in TV, sui giornali e in Rete le drammatiche testimonianze dalla Basilicata, che raccontano dell’immane disastro ambientale che ha devastato l’agricoltura, l’allevamento, il territorio; mentre i Carabinieri acquisiscono negli ospedali lucani migliaia di cartelle cliniche che riguardano altrettanti malati di tumore “da estrazione petrolifera”, al MoVimento 5 Stelle tocca un’altra volta chiedere conto al governo dell’ennesimo personaggio coinvolto nelle inchieste.
Non sarà certo il primo e neppure l’ultimo ad essere coinvolto, ma Vito De Filippo è lucano ed è un ex governatore della Basilicata, e nonostante ricopra il ruolo delicatissimo di sottosegretario alla Salute il suo nome salta fuori nelle indagini su Trivellopoli che negli ultimi giorni hanno riguardato il dimissionario Ministro Guidi e il Ministro Boschi.
Dalle carte emergono gli stretti legami che il Dott. Vito De Filippo intratteneva con Rosaria Vicino, ex sindaco del comune lucano di Corleto Perticara (dove c’è il Centro oli Tempa Rossa), oggi agli arresti domiciliari, e divenuta famosa per quella agghiacciante frase: “A noi, della sicurezza, non ce ne fotte niente”. Questa tizia, secondo gli inquirenti, svolgeva attività politica “in favore dei candidati del proprio capocorrente De Filippo Vito” e prometteva assunzioni per portare voti.
Un clan, insomma, e uno dei personaggi è nientemeno che un Sottosegretario alla Salute, peraltro inquisito e condannato già negli anni scorsi per l’affare rimborsopoli.
Ecco perché il M5S è oggi ancora una volta costretto ad intervenire in aula per chiedere l’ovvio, ovvero le sue dimissioni. In un Paese “normale” soggetti del genere neppure potrebbero avvicinarsi alle stanze del potere, e meno ancora venire incaricati di custodire la salute dei cittadini. Ma si sa, finché comanda Renzi il governo ospiterà lobbisti, parenti e faccendieri. Meno male che prima o poi arriveremo noi… e non manca molto.