Scuola, un euro all’ora a commissari “concorsone” è elemosina

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ROMA, 12 aprile 2016 – “Il lavoro è un diritto e, ovviamente, deve essere retribuito: qualcuno lo spieghi al Miur e al presidente del Consiglio che intendono far lavorare i commissari preposti al concorso in cambio di un’indegna elemosina. Il ministero è in estrema difficoltà perché, comprensibilmente, molti docenti non hanno intenzione di sobbarcarsi l’ennesimo oneroso impegno a fronte di una retribuzione di un euro l’ora, offensiva per la dignità di un lavoratore. E come se non bastasse, il presidente del Consiglio amico dei petrolieri ironizza affermando che il compenso previsto è ‘un po’ poco'”.

Lo affermano i deputati M5S in commissione Cultura di Camera e Senato.

“Il MIUR ha perso il controllo della situazione e, per errore, sta inoltrando mail anche agli stessi docenti precari a cui è rivolto il concorso e che, in molti casi, aspettano da mesi gli arretrati dei loro stipendi.

Di fronte a questa situazione intollerabile abbiamo presentato un’interrogazione al dicastero di viale Trastevere, a prima firma Silvia Chimienti, con la quale chiediamo al ministro Giannini di chiarire i contorni di questa vicenda inaccettabile”.