Eni: quali garanzie occupazionali per Versalis?

eni versalis brindisi.png Roma, 20 apr. “Vi saranno delle implicazioni, anche occupazionali, derivanti dalla cessione di Versalis, divisione chimica di Eni, al fondo speculativo SK Capital. Per questo abbiamo presentato una interrogazione ai ministri del lavoro e dello sviluppo economico. Chiediamo di sapere quali misure intendano adottare per attuare una strategia industriale che non penalizzi i lavoratori di Varsalis e di quelle realtà operanti in Italia nel settore della chimica cosiddetta ‘verde'” lo afferma in una nota la senatrice del M5s Daniela Donno.
“In particolare ci interessa capire se e come intendano tutelare la stabilità lavorativa delle risorse umane di Versalis – prosegue la pentastellata -. La società, come documentato da Eni, conta 5.200 persone impiegate, 71 impianti, 12 stabilimenti di cui 4 in Europa e 8 in Italia (Brindisi, Ferrara, Mantova, Porto Marghera, Porto Torres, Priolo, Ragusa e Ravenna).
“Sull’operazione Eni Versalis e SK Capital chiediamo di quali dati dispongano o quali abbiano in programma di acquisire i ministri in ordine agli elementi di rischio derivanti dall’operazione evidenziata – spiega la senatrice Donno – nonché quali valutazioni di natura economico-finanziaria, ambientale, gestionale ed occupazionale siano state formulate riguardo agli esiti dell’operazione. Ancora una volta, quindi, a farne le spese rischiano di essere sono i lavoratori. E’ sulla loro pelle che vengono portate avanti delle operazioni rischiose sotto il profilo economico” conclude.