Petrolio Liguria: il 25 aprile del M5S con le vittime del disastro ecologico


Al Rio Fegino in Liguria, la situazione è tutt’altro che tranquillizzante, come invece vorrebbero farci credere le autorità.
I parlamentari M5S insieme ai portavoce regionali il 25 aprile sono stati sul posto, svolgendo ispezioni e visite sia presso la sede della Iplom sia nel punto nel quale è avvenuto l’incidente, con il riversamento del greggio che dal Rio Fegino è arrivato al torrente Polcevera e da lì fino al mare. Hanno verificato con i loro occhi i danni provocati, osservando il greggio arrivato al fiume e controllando le operazioni di bonifiche in corso. Ci sono ancora tracce di petrolio visibili, e soprattutto un forte odore di idrocarburi nell’aria.
D’altronde anche i cittadini, tra i quali persone che hanno avvertito malori nei primi giorni dello sversamento, hanno riferito di non essere affatto rassicurati dalle parole delle istituzioni anche perché tutto resta ancora molto poco chiaro.
I parlamentari M5S (Alessandro Di Battista, Davide Crippa, Sergio Battelli, Matteo Mantero, Simone Valente, Andrea Cioffi, Carlo Martelli) hanno incontrato e ascoltato i cittadini, al contrario del Ministro Galletti che ha fatto una visita lampo andando a ispezionare i luoghi in un lasso di tempo brevissimo. Non solo: ha avuto anche il coraggio di affermare che “È necessario fare una riflessione sulle fonti fossili.” E allora perché appena una settimana fa, al referendum, ha sostenuto il No?
Il M5S invece mantiene la sua coerenza e le sue “stelle ambientali”, anche attraverso il Programma Energia appena presentato alla Camera e che si preoccupa del Paese per i prossimi 40 anni, oltre a garantire lavoro qualificato. Lo abbiamo detto chiaro ai cittadini, che hanno ascoltato e ben compreso chi è rimasto fermo ai fossili e chi invece pensa davvero all’ambiente, alla salute ed al futuro.