Prescrizione: in pochi mesi il PD ha cambiato idea?

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Forse il PD è ricattato da Alfano e da Verdini? O saranno forse gli innumerevoli scandali di corruzione e inchieste giudiziarie in cui il PD, con i propri esponenti politici e rappresentanti di partito, è ogni giorno più coinvolto a far cambiare idea sulla prescrizione nel giro di pochi mesi? Probabilmente entrambe le cose! Sono passati solamente poco mesi da quando nella seduta del 18 febbraio 2015, in Commissione Giustizia al Senato, il Senatore Lumia (Capogruppo Commissione Giustizia del PD) ribadendo la posizione ufficiale del PD in materia di riforma sulla prescrizione faceva mettere a verbale testuali parole: … chiarisce che la posizione ufficiale del Partito Democratico sulla riforma dell’istituto della prescrizione è che la prescrizione deve cessare di decorrere dopo l’emanazione del decreto di rinvio a giudizio”.
Dunque, in materia di prescrizione, la posizione ufficiale del PD era quella di fare far cessare la decorrenza dei termine di prescrizione non dalla sentenza di condanna di primo grado ma, addirittura, dal momento del rinvio a giudizio. Incredibile! Posizione ufficiale, tra l’altro, confermata da tanti altri esponenti del PD come Casson, Lumia, Capacchione, Cirinnà, Lo Giudice, Cucca, Filippin e Ginetti, tutti firmatari di emendamenti (n. 1.15 – 1.16) in tale direzione.
In sostanza il PD ha espresso ufficialmente la stessa posizione del M5S. Non è dato di comprendere, dunque, come sia possibile, visto che sia Alfano che Verdini hanno già detto di non voler approvare la riforma sulla prescrizione e D’Ascola (NCD) ha ribadito che ci vorrebbe un’altra legislatura per avere un qualsiasi nuovo testo, come il PD non voglia approvare la legge per sospendere i processi di tangenti con il M5S visto che sul punto ci sarebbe per una volta totale sintonia. C’era una volta il PD…