Orario lavoro medici: governo incapace, inevitabile “bacchettata” dall’Ue

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ROMA, 10 maggio 2016 – “A causa della totale inadempienza ai propri doveri da parte di questo governo tutto promesse e zero fatti il nostro Paese deve subire ancora una volta il richiamo dell’Ue, bacchettato per il mancato adeguamento alla normativa europea sull’orario del personale medico ospedaliero. Lo avevamo già urlato in occasione della Legge di Stabilità: l’impegno puramente formale dell’esecutivo, che non aveva stanziato un euro, era destinato a naufragar e così è stato. Avevamo cercato di correggere il tiro proponendo una copertura da 300 milioni di euro per l’assunzione di 3mila medici e 3mila infermieri, su tutto il territorio nazionale”.

Lo affermano i deputati M5s in commissione Affari Sociali

“Le scadenze indicate al punto (c) del comma 541 dell’articolo 1 della Legge 208/2015 (Stabilità), nel quale era previsto che entro il 29 febbraio 2016 Regioni e Provincie Autonome predisponessero ‘un piano concernente il fabbisogno di personale, contenente l’esposizione delle modalità organizzative del personale, tale da garantire il rispetto delle disposizioni dell’Unione europea in materia di articolazione dell’orario di lavoro’, sono state totalmente disattese.

Alla luce di questa nuova strigliata dell’Ue risulta ancora più beffardo il fatto che la nostra la mozione sullo sblocco del turnover, approvata alla Camera nel giugno 2015 anche dalla maggioranza, di fatto sta ‘facendo la muffa’.

La strigliata subita oggi è solo l’ultimo esempio di una miriadi di inadempienze da parte del governo e del ministero della salute. Solo per citare i provvedimenti più importanti che, nonostante le mille promesse, sono fermi al palo ricordiamo: i nuovi Lea, il già vecchio patto per la Salute, il patto per la sanità digitale, aggiornamento nomenclatore tariffario. Eccoli i risultati del ‘governo del faremo'”.