Terzo Settore: il Pd blinda riforma e azzera democrazia

bavaglio.jpgIl partito di Renzi non ha depositato alcun emendamento. Parlamento imbavagliato e negata qualunque possibilità di apportare miglioramenti. Il regalo al presidente della Fondazione Italia Sociale è servito

ROMA, 12 maggio 2016 – “Azzeramento della democrazia, Parlamento trattato con uno zerbino popolato di soldatini preposti soltanto a pigiare al bottone che gli viene ordinato dal loro capo. Non c’è altro modo per definire quello che sta avvenendo nelle istituzioni e in particolare nella commissione Affari Sociali della camera, dove oggi il Pd sulla Legge delega per la riforma del Terzo Settore il Partito democratico non ha presentato alcun emendamento. Per i ‘democratici’, dunque, il testo è blindato, non modificabile nonostante anche suoi esponenti, nel corso del passaggio al Senato, avessero espresso la necessità di apportare modifiche, soprattutto rispetto alla costituzione della Fondazione Italia Sociale, presieduta dall’amico di vecchia data di Renzi, Vincenzo Manes”.

Lo affermano i deputati M5S in commissione Affari Sociali.

“Ricordiamo che pur essendo una fondazione di diritto privato, Italia Sociale comincerà a lavorare grazie all’iniezione di fondi pubblici. Inoltre, il Comitato per la Legislazione della Camera nel suo parere ha posto l’accento sul passaggio che prevede di demandare al governo la stesura dello statuto e dei sui compiti e che l’unico paletto rispetto a una gestione tutta privatistica è la presenza di un componente del Consiglio nazionale del Terzo Settore.

“Tra gli emendamenti che abbiamo depositato ci saranno anche quelli che riprendono il contenuto di quelli già presentate dalle senatrici del Pd Guerra e Dirindi, che prevedono appunto di non assegnare i fondi pubblici alla Fondazione ‘Manes’.

E quello relativo a questo passaggio della Legge delega è solo uno di quelli rispetto ai quali si rilevano oggettive forzature. Ci limitiamo qui a ricordare che i controlli rispetto alla gestione e flussi di denaro che avverrà con la Riforma sarà sostanzialmente azzerato, dal momento che gli organi preposti alle funzioni ispettive non hanno assolutamente le risorse umane necessarie a svolgere questo compito.

Ma il Pd ha scelto di non apportare miglioramenti e correttivi a un testo che ne avrebbe avuto bisogno. Con modi affabili e solo apparente disponibilità al dialogo continuano ad aggiungere tasselli alle prove tecniche di dittatura”.