Il Governo si attivi per evitare il licenziamento dei 290 lavoratori IBM a rischio!

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Roma, 17 mag: “La società IBM continua a rifiutarsi di dare spiegazioni sulla procedura di licenziamento collettivo che vede coinvolti 290 lavoratori, ed oggi, non presentandosi all’audizione che era stata richiesta anche dal M5S, presso la Commissione lavoro del Senato, ha dato ulteriore conferma della mancata volontà di far chiarezza“, lo affermano i portavoce della Commissione lavoro del Senato, Catalfo, Puglia e Paglini.
“Non è la prima volta che la società si rifiuta di affrontare il problema. L’IBM, infatti, è stata convocata persino dalle regioni ed anche in quel caso ha evitato qualsiasi tipo di confronto, senza dimenticare il fatto che la società si è anche negata a rendere noto al MISE il proprio piano industriale. Un atteggiamento – proseguono – del tutto intollerabile, sopratutto se teniamo conto che IBM è una società che lavora in gran parte grazie con la pubblica amministrazione e che grazie solo al Tesoro, ha guadagnato nell’ultimo anno 224 milioni di euro.
“Come al solito il governo resta inerte davanti all’ennesimo licenziamento in massa di lavoratori italiani, dimostrando di piegarsi alle volontà della parte industriale. Circostanza quest’ultima gravissima soprattutto se teniamo conto dei vincoli che legano IBM alla pubblica amministrazione, grazie ai quali il governo avrebbe, in questa occasione, tutti gli strumenti necessari per farsi sentire. Auspichiamo, dunque, un cambio di rotta per evitare il licenziamento dei 290 lavoratori IBM a rischio”. Concludono i portavoce.