Voucher lavoro? E’ meglio di un biglietto della lotteria!

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Avete presenti i buoni lavoro, quei famosi voucher che garantiscono la cifra stratosferica di 7,50 euro l’ora? Non si fa che parlarne male, ma è ora di rendere giustizia: un voucher è meglio di un biglietto vincente della lotteria! Basta infatti guadagnarne appena UNO in una settimana per non essere più disoccupati e risultare finalmente lavoratori a tutti gli effetti. Fantastico, vero?
Lo dice l’Istat, lo riporta trionfalmente il governo su tutti i giornali, quindi sarà vero. Fine della disoccupazione.
Ma, un momento: come è possibile che lavorando appena un’ora in una settimana si risulti come “occupati”? Un “occupato” non dovrebbe avere un lavoro decente, e guadagnare magari qualcosina in più di 7,50 euro ogni 7 giorni?
Per la logica e il buonsenso sì, per la statistica invece no. E questa assurdità non è colpa dell’Istat, non è colpa neppure delle leggi italiane, per una volta non è colpa neppure dell’Europa: tutte queste istituzioni devono assecondare i desiderata dell’ennesimo ente sovranazionale mondiale che tutti controlla e tutti comanda, stavolta l’ILO (International Labour Organization). Il Ministero del Lavoro ha infatti risposto ad un’interrogazione del M5S, che voleva vederci chiaro su certi incredibili dati, confermando che si tratta di “standard internazionali” a cui ci si deve adeguare.
In pratica, se l’ILO stabilisce che un poveretto che ha lavorato un’ora appena debba risultare a tutti gli effetti “occupato”, allora avanti marsch, pronti ad obbedire.
E’ ovvio che certe disposizioni facciano comodo per strombazzare sui giornali la “ripresa dell’occupazione”, ma è altresì lampante come il nostro governo si dimostri ancora una volta prono a diktat provenienti chissà da dove. Precariato spinto, sì padrone; niente tutele, sì padrone; sfruttamento, sì padrone. E alla fine trucchiamo anche le statistiche per prenderli in giro meglio, sì padrone.