David Rossi: il M5S non ha mai dimenticato. Ora vogliamo la verità

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Chissà, forse molti cittadini avevano dimenticato la morte di David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi, che nel 2013 fu subito etichettata come suicidio. Oggi lo sconvolgente video pubblicato dal New York Post riporta tutti brutalmente alla realtà, mostrando in tutta la sua crudezza l’immagine di David che impatta il marciapiede dopo la caduta dalla finestra, e soprattutto la presenza dei due uomini che si avvicinano al corpo, lo osservano, e poi con la massima calma si allontanano. Sembra di assistere ad una puntata di un serial, invece è realtà.
Molti avevano dimenticato tutta questa storia, ma non il MoVimento 5 Stelle. Già due anni fa avevamo sollevato il caso con una interpellanza</a> a firma Daniele Pesco e Giulia Sarti, cui il governo aveva replicato con un muro di omertà: la famiglia non ha mai creduto al gesto suicida, sospettando che quella morte nasconda in realtà misteri (e responsabilità) indicibili. Il M5S indisse anche una conferenza stampa a Montecitorio a cui fu invitata la vedova di David Rossi, in occasione della riapertura dell’indagine: le perizie di parte avevano infatti dimostrato, nei fatti, come fosse il caso di approfondire meglio dinamica e ragioni della morte dell’allora 51enne giornalista, e come la riapertura fosse un atto dovuto e importante, un atto che potrà avere conseguenze decisive grazie a una squadra investigativa che si auspica non subisca cambi e trasferimenti.
L’amara verità, l’unica verità finora emersa da questa tragica storia, è che un certo modo di fare banca uccide: e non solo manager o dirigenti, ma anche risparmiatori e pensionati truffati dal nostro sistema del credito. Che è un sistema senza anima e, a quanto pare, anche senza cervello.