Corpo Forestale: no a militarizzazione, il governo deve fermarsi

forestale.jpgDopo le parole del Capo della Polizia Gabrielli, chiesta dal M5S la sua audizione. Vista la corale contrarietà rispetto al decreto, che prevede la militarizzazione delle donne e degli uomini del CFS, il governo deve fare marcia indietro.

ROMA, 17 giugno 2016 – “Il MoVimento 5 Stelle condivide pienamente le parole del Capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli, il quale oggi durante la cerimonia di chiusura dell’anno accademico della Scuola di perfezionamento per le forze di Polizia si è dichiarato apertamente contrario al progetto di assorbimento della Forestale nei Carabinieri, sostenendo che la 121/1981 va difesa e tutelata perché ancora attuale. Tale Legge stabilisce infatti degli equilibri imprescindibili per l’assetto democratico del nostro Paese, tra forze di polizia ad ordinamento civile e militare, che la riforma andrebbe irrimediabilmente a intaccare, creando dei precedenti pericolosi”.

Lo affermano i deputati M5S in commissione Ambiente e Agricoltura, i quali rendono noto che “il MoVimento 5 Stelle ha già inoltrato alle commissioni di Camera e Senato presso le quali è stato assegnato il decreto attuativo, l’immediata audizione del Capo della Polizia, Dott. Franco Gabrielli, e di tutte le rappresentanze delle forze di polizia e del Corpo Nazionale dei VV.F. coinvolti in questa assurda operazione”.


“Quella di Gabrielli, che ha ribadito l’importanza delle diverse specialità e professionalità avvertendo che non consentirà ulteriori “infelici” attacchi alla legge, è una posizione tanto opportuna quanto coraggiosa. Renzi e il suo governo hanno realizzato una legge raffazzonata che, senza portare alcun vantaggio alle casse dello Stato, metterà a repentaglio l’azione di prevenzione e repressione dei crimini ambientali ed agroalimentari. Soprattutto, si tratta di un’operazione che trova la ferma e decisa contrarietà di tutte le rappresentanze e a questo punto.

A questo punto, vista la corale contrarietà, il governo può percorrere solo una strada: l’immediato ritiro del decreto che prevede la militarizzazione delle donne e degli uomini del CFS, assorbiti nell’Arma dei Carabinieri”.