Incendi Sicilia, “è stato lo scirocco”. Ma la puzza di bruciato è la solita…

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Il MoVimento 5 Stelle lo denuncia da 5 anni. Sono ben 12 gli atti M5S nel parlamento siciliano che riguardano l’emergenza incendi nella Regione, dal mancato avvio del servizio antincendio ai ritardi negli interventi, alla prevenzione, alla vigilanza; e non solo: anche alla Camera dei Deputati i portavoce non si sono risparmiati fin dal 2013. Lupo, Ruocco, Zolezzi, De Rosa, Rizzo, Bianchi, Di Vita, Bernini, D’Ambrosio hanno interrogato ministri e governo sulla situazione dei periodici incendi siciliani.
Nessuna risposta. Nessun responsabile, in Sicilia come a Roma, ha mai ritenuto di dover dare spiegazioni a portavoce eletti riguardo all’infinita lista di mancanze, carenze, disservizi che da anni fanno della Sicilia terra bruciata.
Poi succede l’emergenza, e con la massima sfacciataggine si dà la colpa allo “scirocco”. Noi abbiamo imparato a conoscerlo bene, questo “scirocco”: la sua puzza di bruciato è quella, ad esempio, di una maxi truffa.”Una maxi truffa ai anni dell’assessorato regionale territorio e ambiente nell’affidamento e svolgimento del servizio antincendio boschivo della regione, con l’accertamento della fraudolenta aggiudicazione dell’appalto, con le seguenti ipotesi di reato: falsità in atto pubblico, turbata libertà degli incanti, inadempimenti di contratti di pubbliche forniture”, queste le parole della Procura.
Lo scirocco, strombazzato dai giornali, sembra quasi il solito fumo alzato per nascondere le reali responsabilità. Lo stesso assessore all’Ambiente della Regione Siciliana, Croce, ha pubblicamente ammesso ieri che ‘in Sicilia non c’è una regia in caso di Incendi, per cui Protezione civile, vigili del fuoco e Corpo forestale operano senza raccordo’. Chi doveva provvedere non ha provveduto, chi doveva operare ha pensato solo a mangiarsi soldi nell’indifferenza generale.
Quanto dovrà bruciare, ancora, la Sicilia, prima che chi di dovere si decida ad intervenire con competenza e (finalmente) un poco di onestà?