Truffati dalle banche? Vi manca “educazione finanziaria”, dicono il Gatto e la Volpe

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Prima scippano i cittadini, i risparmiatori, dandosi di gomito con i banchieri e coprendone le malefatte. Poi alzano il sopracciglio, puntano il dito e pontificano: “Serve maggiore educazione e consapevolezza finanziaria. Siamo nell’epoca del bail-in, dei tassi-zero, il mondo è cambiato. Tutti devono sapere come usare e dove mettere i propri soldi”.
Così si inizia a ragionare di una ‘cabina di regia’ coordinata da Palazzo Chigi (parliamo del governo della Boschi) in materia, appunto, di educazione finanziaria e bancaria. E si blatera di un intervento legislativo (anzi due, naturalmente a firma Pd) per rendere consapevoli e indottrinare i piccoli investitori.
La cabina di regia dovrebbe coinvolgere, tra gli altri, le stesse banche (quelle che hanno fregato i cittadini), Bankitalia e Consob (i vigilanti che hanno chiuso non uno, ma due occhi di fronte alle gestioni scriteriate di diversi istituti).
E’ ovvio che la consapevolezza rafforza la cittadinanza e l’informazione migliora la democrazia. Il M5S lo predica e lo pratica da sempre. Ma non tutti possono studiare da banchieri. Il piccolo investitore ha il diritto di conoscere in modo chiaro e sintetico (vero Vegas?) impatti e possibili conseguenze delle proprie scelte finanziarie. Non ci si può sempre comportare come se si avessero davanti il Gatto e la Volpe che ti consigliano di seppellire gli zecchini d’oro nel Campo dei miracoli.
L’educazione finanziaria non può diventare un alibi per giustificare i crimini di dirigenze bancarie che, taroccando i profili Mifid, hanno trasformato contadini, casalinghe e pensionati in scafatissimi trader. La maggioranza di governo non può spostare l’attenzione su questo tema, lavandosene le mani. Proprio mentre discutiamo un decreto rimborsi che continua a prendere in giro i truffati del ‘salva-banchieri’.
Ma, soprattutto, è inconcepibile affidare il coordinamento di questa iniziativa ai partiti che hanno sottoscritto il bail-in, al governo della figlia di un banchiere che sceglie i manager interloquendo con i massoni, a controllori che vanno a braccetto con i controllati.
Questa storia deve finire. Il Gatto e la Volpe vanno mandati a casa.