Energia: M5S, Pd boccia proposta per indagine su aumenti dispacciamento elettrico

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Roma, 5 lug – “La maggioranza ha affossato la nostra ipotesi di un’indagine conoscitiva interna alla Commissione Industria del Senato, per capire le vere cause dell’improvvisa impennata dei costi di dispacciamento elettrico, pagati in bolletta da milioni di famiglie e imprese in favore delle grandi compagnie energetiche. Ha inserito la nostra proposta nel calderone dell’indagine sul prezzo dell’energia che però è ferma da anni in Senato nonostante le nostre continue richieste di giungere a conclusione. Con questa mossa il Pd di governo conferma nuovamente da che parte sta”. È il duro commento del senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto, al termine della votazione in Commissione.
Nel solo mese di aprile – spiega il rappresentante grillino – i big dell’energia si sono intascati 230 milioni di euro in più per i servizi di dispacciamento. E 60 milioni di euro extra dovuti alle speculazioni dei traders. Per un totale di 300 milioni di euro a danno dei consumatori. Il trend è costante anche per maggio e giugno. Lo conferma anche l’Autorità per l’Energia, che ha intimato agli operatori elettrici a mettere fine ai comportamenti distorsivi che negli ultimi mesi hanno fatto salire i prezzi sul mercato del dispacciamento, confermando aumenti del 4,3% già dal 1 luglio. Così facendo il conto dei cittadini avrà un’impennata di oltre 1 miliardo di euro.
“Non ci rassegniamo a tale esito, nei prossimi giorni intraprenderemo ogni iniziativa utile affinché il costo dello sbilanciamento non venga scaricato su cittadini e imprese!” conclude Girotto.