Il mare e le spiagge sono beni pubblici: no alla concentrazione delle concessioni

distesa-di-ombrelloni.jpg Roma, 15 lug. – “La sentenza della corte di giustizia europea ha anticipato quanto già detto dal Movimento 5 stelle nel corso della discussione in Senato delle mozioni sulle concessioni balneari. Abbiamo proposto che siano alzati i canoni delle concessioni; che si facciano le gare; che si eviti il rischio di concentrazioni nelle mani di poche società di capitale, per favorire le piccole imprese”. Lo affermano in una nota i senatori del M5s Manuela Serra e Andrea Cioffi.
“Non dimentichiamo che il mare e le spiagge sono beni pubblici – proseguono i pentastellati – e non è pensabile aumentare a dismisura le aree date in concessione a privati: si deve salvaguardare il diritto del cittadino di poter usufruire gratuitamente del suo mare. Bisogna creare delle aperture in quelle lunghissime barriere di stabilimenti balneari, che in molti casi separano le città dal mare”.
“La vergogna delle proroghe automatiche, che va avanti da 23 anni, decade con questa sentenza – spiegano Cioffi e Serra – l’incapacità di tutti i governi di affrontare la questione ha prodotto una tale incertezza negli operatori che oggi si trovano, in alcuni casi, ad aver fatto investimenti non ancora ammortizzati. Di questi aspetti bisognerà tener debitamente conto nelle gare che bisognerà fare”, concludono.