Prescrizione: Governo ricattato da Alfano

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Ormai Il Governo è allo sbando totale sul tema della prescrizione. Ostaggio e sotto ricatto della stessa maggioranza ed in particolare di Alfano. Se le notizie che arrivano da fonti giornalistiche secondo le quali la discussione in Aula della riforma della prescrizione, attualmente in Commissione Giustizia Senato, rischia di slittare, addirittura, in autunno è evidente come la volontà politica di questo Governo e di questa maggioranza sarebbe quella di consentire l’estinzione dei reati di corruzione prima del termine dei processi, garantendo, in questo modo, l’impunità ai responsabili e aggravando ulteriormente le casse dello Stato, tra costi dei processi che finiscono nel nulla e mancati incassi sulle somme sottratte alla collettività. Una grande responsabilità sotto gli occhi di tutti da parte di questo esecutivo, sempre meno credibile sul tema della lotta all’illegalità e alla corruzione.
Il M5S da sempre si batte affinchè venga riaffermato nel nostro Paese il principio della certezza della pena ed il principio della legalità. La prescrizione va interrotta o dalla data di acquisizione delle notizia di reato da parte del PM o dalla data di rinvio a giudizio o dalla data di pubblicazione della sentenza di condanna di primo grado. E’ impensabile che corrotti, delinquenti, condannati possano continuare a farla franca dalle loro responsabilità, anche quando queste siano state accertate magari sia in primo grado che in secondo grado con prove inconfutabili a loro carico, e restano liberi di reiterare reati e condotte illecite ai danni dei cittadini onesti. Basta!
Speriamo che presto ci sia spazio, nella direzione di questo Paese, per altre forze politiche come il M5S per poter invertire una tendenza verso l’illegalità, alimentata da questo modo di fare politica, fatto di inciuci, accordi e ricatti continui.