Prostituzione minorile: facciamo luce su un fenomeno allarmante

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Dopo due anni di lavoro è stato presentato il documento conclusivo sull’indagine conoscitiva sulla prostituzione minorile, portata avanti dalla Commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza, la cui relazione é stata affidata anche alla portavoce M5S al Senato Ornella Bertorotta in qualità di relatrice.
Un fenomeno che è stato affrontato in Commissione grazie al contributo di numerosi professionisti, con una grande esperienza maturata nel settore: magistrati dei tribunali per i minorenni, sostituti procuratori, avvocati, referenti di associazioni che si occupano del recupero dei minori abusati, assistenti sociali, nonché esponenti del Ministero della Giustizia e della Polizia postale.
L’indagine aveva come obiettivo quello di tracciare le linee di un fenomeno assai complesso, di cui spesso non si parla in maniera adeguata, anche per la carenza di appropriati strumenti di indagine. Quando parliamo di prostituzione minorile, intendiamo un fenomeno che coinvolge i minori, di sesso maschile e femminile, anche stranieri che arrivano in Italia non accompagnati e persino ragazzi disabili. I casi spaziano dai reati come lo sfruttamento della prostituzione, al turismo sessuale, alla pornografia minorile anche virtuale. Reati di violenza semplice e di gruppo, di atti sessuali con minorenne o di istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia.
Non si può tollerare alcun abuso sui minori.
Come affermato nel documento conclusivo dell’indagine, la prostituzione di bambini ed adolescenti, è una delle forme più drammatiche di violazione della loro integrità fisica e psicologica, origine di danni fisici e psichici molto gravi, talvolta irreversibili.
È emerso fortemente come il fenomeno debba considerarsi una vera e propria patologia sociale in continua crescita, che rischia di trasformarsi in una emergenza sociale.
Bisogna ragionare in un’ottica di formazione, prevenzione e sensibilizzazione.
Per questo è necessario che i minori vengano seguiti di più in famiglia, come a scuola. Abbiamo proposto come Movimento 5 Stelle di inserire le discipline di psicologia dello sviluppo e dell’età evolutiva fra le materie dei concorsi pubblici per quelle professioni che comportano un contatto diretto con i minori, siano essi infanti che adolescenti.
Infine, è opportuno in questo contesto sottolineare l’importanza, ma soprattutto l’urgenza di potenziare l’accesso gratuito a terapie e percorsi di ausilio psicologico per i minori vittime di prostituzione, al fine di consentire loro una rielaborazione dell’esperienza vissuta.
Se poi si pensa che conseguenza dell’abuso può essere pure il contagio di malattie sessualmente trasmissibili, il M5S non ha potuto che suggerire la promozione di campagne di informazione sulla contraccezione sicura e prevenzione dalle malattie come l’Aids.
Insieme a tutta la commissione, inoltre, abbiamo deciso di suggerire al Parlamento una riflessione profonda sulla disciplina dell’applicazione della pena su richiesta delle parti, meglio conosciuta come patteggiamento.
Questo lo diciamo perché siamo convinti che la scelta di ricorrere a tale procedimento speciale per pene relative a gravi, abominevoli e odiosi reati come la prostituzione minorile, non sia una scelta condivisibile né tantomeno tollerabile.
Concludiamo con un auspicio. Per affrontare il tema della prostituzione minorile, ma soprattutto per debellarlo sin dalla sua origine, è importante che si intensifichi la rete tra associazioni attive nell’assistenza alle vittime, forze dell’ordine, strutture scolastiche e socio-sanitarie, nonché tra magistratura minorile e soprattutto tra famiglie.
Serve collaborazione e cooperazione per affrontare questa patologia ed emergenza sociale. Non è una situazione più tollerabile sia da un punto di vista etico e morale sia perché in contrasto con i principi fondamentali della nostra Costituzione, della Convenzione sui Diritti del Fanciullo e della Convenzione di Lanzarote.
Lo dobbiamo come istituzioni di una Repubblica che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e quindi anche dei minori, perché saranno loro il futuro del nostro Paese.