Prescrizione: l’ennesimo inganno del PD

Ennesimo inganno da parte del Governo e del PD. Un tradimento nei confronti dei cittadini onesti. Tanti mesi passati a discutere sull’opportunità di sospendere la prescrizione dei processi dalla sentenza di condanna di primo grado per allineare il nostro paese a tutti gli altri paesi d’Europa (a parte la Grecia) ed invece ecco l’ennesima prova della totale inaffidabilità di questo esecutivo e del PD che non vogliono davvero dare un forte segnale di contrasto all’illegalità e al malaffare.
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In Commissione Giustizia al Senato, infatti, PD e NCD hanno raggiunto l’accordo al ribasso sulla prescrizione. La proposta imposta dal partito dello zero virgola di Alfano, da cui il Governo viene costantemente ricattato, prevede, infatti, lo stop della prescrizione non dalla sentenza di condanna di primo grado, come hanno sempre voluto gli stessi relatori del PD e come avrebbe voluto il M5S, ma solo la sospensione di 18 mesi sia per il primo grado che per l’appello. Inefficace, considerato che chi viene condannato in primo grado, dopo una verifica dibattimentale ed in pieno contraddittorio in primo grado, ricorre sempre in appello (ingolfando in questo modo i Tribunali di processi) proprio per usufruire della prescrizione e sperare nell’estinzione del processo.
Ecco perchè questo termine andava e va interrotto senza limite dalla sentenza di condanna di primo grado per garantire, in uno Stato di diritto come il nostro, che i processi arrivino sempre in conclusione sia con condanna definitiva che con l’eventuale assoluzione. Ma che giungano, comunque, a termine.
Ma niente. Questo Governo non ce la fa. Il sistema fatto di accordi, inciuci, imbrogli, espedienti utilizzati dalla politica per preservare vie d’uscite e scappatoie ai responsabili di corruzione, mazzette e malaffare è prioritario rispetto alla legalità e alla certezza della pena. Questa è la verita!