Farmaci: M5S ottiene più trasparenza e maggiore risparmio


Mai più tavoli segreti, riunioni a porte chiuse, cifre ballerine che finiscono sempre con il penalizzare le casse pubbliche. Grazie alla mozione del M5S approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati, la governance sulla farmaceutica torna a essere discussa nella sede più idonea: il Parlamento.
Ricordiamo che la spesa farmaceutica in Italia è un “giochino” da quasi 30 miliardi di euro (il 75% di questa quota sono soldi pubblici) e, dunque, non sorprende che questa torta faccia gola a molti e che su di essa si concentrino le pressioni delle potenti lobby dell’industria del settore. Ma è proprio a questo punto che deve intervenire il principio di trasparenza da parte delle istituzioni, le quali devono dimostrare pubblicamente di agire per tutelare l’interesse comune e non quello di parte.
Non ci illudiamo che tutto cambierà dall’oggi al domani, ma grazie all’azione costante che stiamo esercitando il vento ha cominciato a cambiare e la nostra mozione, a prima firma Giulia Grillo, è un grimaldello fondamentale per rilanciare la nostra battaglia. Puoi scaricarla da QUI.
Con questo provvedimento infatti abbiamo impegnato il governo a compiere una serie di atti trasparenti e pubblici e vigileremo sulla loro applicazione. In particolare, l’esecutivo dovrà far rispettare il decreto Enti Locali del 2015 nel quale sarebbe previsto un risparmio in tre anni, realizzato attraverso la rinegoziazione del prontuario farmaceutico e altre iniziative, di 1,5 miliardi. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) però ha portato a casa solo 700 milioni. Mancano dunque all’appello 800 milioni e a noi quei soldi servono come il pane per sbloccare finalmente in tutte le Regioni il turnover del personale medico e assumere giovani preparati.
Ma non ci siamo fermati qui. Vogliamo smetterla di dover mettere mano al nostro portafogli per pagare la differenza di prezzo tra un farmaco di marca e l’equivalente (cioè di pari efficacia), perché quella differenza ci costa un miliardo all’anno.
Altro punto fondamentale contenuto nella nostra mozione: d’ora in avanti, entro il 30 giugno di ogni anno, il governo dovrà presentare in Parlamento il programma strategico per consentire l’accesso ai trattamenti innovativi. Questo termine consentirà di inserire in tempo utile nella Legge finanziaria tutti gli eventuali correttivi di governance farmaceutica necessari. Insomma, basta provvedimenti che restano sulla carta, sconti mascherati e furbate dell’ultimo momento: si procede per tappe, in modo serio. Tra l’altro in quel programma strategico abbiamo chiesto che vengano inseriti: il monitoraggio rispetto all’appropriatezza prescrittiva per ciascuna Regione (sia in termini di dosi somministrate che di spesa), riduzione della spesa per i farmaci oncologici a più alto impatto, riorganizzazione del sistema dei prezzi dei medicinali veterinari.
Infine, ma non ultimo, abbiamo impegnato il Governo a presentare un piano nazionale di eradicazione dell’epatite C. Questo consentirà di curare molti più cittadini rispetto a quanto avviene oggi, evitando anche di ripetere programmazioni a dir poco discutibili come quella che, nel solo 2015, ha portato le Regioni a spendere almeno 250 milioni di euro in più del dovuto per l’acquisto dei trattamenti necessari.
Il MoVimento 5 Stelle pretende trasparenza dalle e nelle istituzioni, se ne dovranno fare tutti una ragione!