Epatite C: ricontrattare prezzo farmaci, Corte d’appello Roma lancia segnale chiaro

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ROMA, 21 settembre – “Oggi sul quotidiano la Repubblica compare una notizia dalla portata enorme per i cittadini affetti da epatite C: a inizio settembre la Corte d’appello di Roma ha dato ragione a un cittadino affetto dal virus che ha acquistato dall’India un farmaco salvavita al costo prezzo di 2.500 – in Italia, se non si rientra nello scaglione di pazienti curati a spese del Ssn, il costo è di 44 mila euro -. Una decisione che rompe con le logiche protezionistiche in materia di commercio dei farmaci e rispetto alla quale ci sentiamo di esprimere una richiesta già formulata più volte: ricontrattare il prezzo dei farmaci per la cura dell’Epatite C a non più di 3 mila euro a trattamento, come previsto anche nella nostra mozione depositata alla Camera a prima firma Giulia Grillo”.

Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali.

“Questa misura va accompagnata con altre due misure fondamentali per eradicare l’epatite C in Italia: un piano di eradicazione quinquennale e ulteriori sconti prezzo/volume nei contratti con le case farmaceutiche. La salute dei cittadini non più aspettare e l’Aifa ha l’obbligo di fare il possibile di strappare questo prezzo nella contrattazione con le case farmaceutiche. In caso contrario, il servizio sanitario avrà fallito e i cittadini saranno costretti al fai da te”.