Ricostruzione: la coop di Buzzi tra gli “affaristi da terremoto”

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Per spartirsi la torta di un appalto miliardario, un’azienda si mette d’accordo con le altre società concorrenti del settore. L’antitrust scopre la violazione delle regole del mercato e gli infligge una multa salata. Le società ricorrono al Tar che però chiede solo una riduzione della sanzione inflitta, confermando in sostanza il parere dell’Autorità garante per la Concorrenza. Nel frattempo però quell’azienda vince un altro maxi appalto per la costruzione dei moduli abitativi dei cittadini colpiti dal terremoto. E’ possibile? In Italia si.
Questa è la storia della coop Consorzio Nazionale Servizi (CNS) – nel cui Consiglio di sorveglianza sedeva fino al dicembre 2014 mister Mafia Capitale, Salvatore Buzzi – che ha vinto la gara Consip, della durata di 6 anni, per la realizzazione delle casette prefabbricate dei terremotati del sisma del 24 Agosto scorso. Una tradizione tutta italiana, e che non accenna a tramontare, quella di distribuire golosi appalti agli “affaristi da terremoto”.
Non solo: l’appalto, in seguito al più recente sisma del 26 e 30 ottobre, potrebbe raddoppiare. La commessa ammonta a 1,18 miliardi ed è stata affidata al consorzio emiliano che, appunto, era stato sanzionato dall’Antitrust, insieme alle altre società con le quali aveva fatto “cartello”, con una multa complessiva da 110 milioni di euro perché aveva violato le normative UE rispetto agli appalti di pulizia nelle scuole (altra battaglia di lungo corso del M5S link ). Ne è seguito un ricorso al Tar che il 14 ottobre scorso si è pronunciato chiedendo, appunto, solo di ridurre l’entità di quella sanzione.
Un mese prima della sentenza del Tribunale del Lazio la Cnc vinceva l’appalto miliardario e per fare luce su questa vicenda il MoVimento 5 Stelle ha presentato alla Camera un’interrogazione. Serve un chiarimento immediato perché il rischio adesso è che altre società concorrenti della CNC facciano ricorso, con possibile apertura di contenziosi. La conseguenza sarebbe il blocco della procedura, mentre nelle zone terremotate ci sono decine di migliaia di sfollati che hanno perso la casa e che chiedono un tetto.
Il governo, che blatera tanto di unità nazionale sul sisma, deve piuttosto spiegarci come sia stata possibile l’ammissione alla gara di un’azienda già sottoposta a sanzioni dall’Antitrust senza prevedere la possibilità della riserva, e quando si decideranno ad affrontare seriamente il problema dei ricorsi al Tar proprio mentre sono in corso gare per appalti. Il dottor Cantone, che ha sempre qualcosa da dichiarare, cosa dice stavolta?