Il PD salva i petrolieri dall’IMU ancora una volta. Malgrado la Cassazione

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Uno schiaffo in faccia ai sindaci. È quello che il Pd (ma non era il partito del “sindaco d’Italia”?) ha dato agli enti locali che secondo la Cassazione avrebbero invece tutte le facoltà di rimpinguare i propri conti con l’IMU dovuta dalle piattaforme petrolifere.
Tre risoluzioni approvate in commissione Finanze e sentenze della Cassazione infatti non valgono nulla, per il partito che evidentemente considera più importante le esigenze dei petrolieri che quelle dei cittadini.
E così, in Commissione Bilancio è stato appena bocciato l’emendamento M5S a prima firma Davide Crippa, che avrebbe consentito di far pagare l’Imu alle piattaforme petrolifere.
Ma il Pd dal doppio volto non si ferma qui.
Nel bocciare un emendamento che avrebbe reso sicuramente meno difficile la vita agli enti locali, ha avuto anche la sfacciataggine di suggerire al Movimento 5 stelle di presentare una proposta di legge ad hoc. E proprio nelle stesse ora la faccia mediatica della maggioranza, attraverso l’Anci, dichiarava che la Cassazione ha fatto bene a affermare il principio dell’Imu dovuta dalle piattaforme.
Che devono pagare. Che devono rispettare la legge. Peccato però che i primi a non rispettarla siano loro: e ce lo hanno dimostrato in Commissione Bilancio, bocciando l’emendamento che lo avrebbe consentito.
Siamo sicuri che la lobby festeggia. I cittadini senza asili, con le strade devastate, con il proprio comune perennemente in rosso festeggiano un po’ meno.