Salute: perché i nuovi Lea non sono ancora in Gazzetta Ufficiale?

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ROMA, 12 gennaio – “Lo scorso 22 dicembre il Ministro Lorenzin annunciava di avere firmato il DPCM sui nuovi Lea. Ad oggi però non si ha notizia dell’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sui nuovi Livelli Essenziali di Assistenza. Tra l’altro il DPCM, alla luce dei pareri espressi da Camera e Senato, avrebbe dovuto essere nuovamente esaminato dal Consiglio dei ministri e ricevere anche il visto della Corte dei Conti, passaggi questi che non sono al momento conosciuti agli interroganti. Chiediamo dunque che su questo aspetto venga fatta chiarezza”. Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali che, sui nuovi Lea, hanno presentato una doppia interrogazione, a prima firma Marialucia Lorefice.

“Sempre nella prima interrogazione, abbiamo chiesto se detto rinvio della pubblicazione avrà conseguenze rispetto allo stanziamento di 800 milioni di euro previsti dai nuovi Lea per l’anno 2016.

Dal momento che, incredibilmente, al momento non è ancora possibile avere elenco puntuale delle nuove prestazioni e di quelle diversamente o non più garantite, nella seconda interrogazione chiediamo al ministero della Salute di fornirlo. Oltre all’elenco, chiediamo che questo sia anche corredato con le motivazioni scientifiche alla base delle scelte compiute e di chiarire le modifiche intervenute sulle prestazioni in regime di day surgey, di day hospital e ambulatoriale.

Ancora, interroghiamo il dicastero del Lungotevere per sapere quali siano le motivazioni analitiche a supporto del previsto risparmio di 135 milioni di euro in relazione agli ausili assorbenti, di 63 milioni di euro per i dispostivi ortopedici, di 16 milioni per l’ipertensione, e se tale risparmio si tradurrà in un esborso per i cittadini cittadini.

Infine, chiediamo se saranno garantite ovunque tutte le procedure analgesiche del parto fisiologico, inclusa l’analgesia epidurale e se il ministro intenda ripristinare la gratuità dell’amniocentesi per le donne di oltre 35 anni, garantendo al contempo un’adeguata informazione sull’ attendibilità delle diverse indagini prenatali, così da consentire alla donna una scelta informata e consapevole”.