Terremoto: sulle stalle fallimento annunciato, Martina ininfluente

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ROMA, 24 gennaio – “Avevamo denunciato con netto anticipo il ritardo nei tempi per l’installazione delle tensostrutture per il ricovero degli animali nelle zone colpite dal sisma e che l’arrivo del gelo avrebbe potuto causare un disastro per gli allevatori. Oggi quelle previsioni sono state confermate dai dati di Coldiretti, che parla di sole 77 stalle mobili realizzate rispetto alle 635 che sarebbero necessarie. Al di là delle dichiarazioni di intenti e delle giustificazioni ci troviamo di fronte a un ritardo intollerabile da parte di una macchina dello Stato farraginosa, al cui interno le responsabilità rimbalzano da un soggetto all’altro. Alla prova dei fatti, dopo 5 mesi, siamo di fronte a un fallimento”.

Così i capigruppo M5S di Camera e Senato, Vincenzo Caso e Michela Montevecchi.

“Quando a inizio dell’ottobre scorso lanciammo il primo grido d’allarme sulla situazione degli allevatori c’era chi, come il deputato del Pd e capogruppo in Commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio, ci diede degli “sciacalli” e definì le nostre affermazioni “ridicole”. Poi i mesi sono trascorsi, l’inverno è arrivato e, purtroppo, i nostri timori e le nostre previsioni sono state confermate. La cosa peggiore e che tutti erano a conoscenza di questa criticità e che tempo per porre rimedio ce ne sarebbe stato ma la macchina organizzativa non ha mai cambiato passo. Il ministro Martina, che si è prodigato in vaghe rassicurazioni e che sui problemi delle stalle e degli allevatori ha svolto riunioni che non hanno sortito effetti risolutivi, non può sottrarsi a un giudizio sul suo operato che consideriamo da un lato negativo, dall’altro ininfluente”.