Il Governo vuole favorire azzardopoli e fermare Regioni e Comuni no-slot

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No all’ennesima truffa del governo su azzardopoli. Senza alcuna legittimazione popolare, in maniera quasi ‘carbonara’ tipica delle lobby, il Governo oggi propone a Regioni e Comuni di sottoscrivere una regolamentazione sull’azzardo che è solo piena di trappole e giochi delle tre carte. Regioni e Comuni tramite ANCI si devono opporre e non cadere nella trappola. Una trappola ben denunciata oggi dal quotidiano ‘Avvenire‘ e Vita e i duri giudizi della Consulta nazionale Anti-Usura e del Movimento 5 Stelle.
La misura di fronte a una formale ‘riduzione’ di facciata (solo dei tipi di apparecchi d’azzardo che stanno andando fuori mercato, quindi un favore ai produttori e lobby per introdurre i nuovi giochi ancora più pericolosi)garantisce invece lo sviluppo e mercato dei giochi più nuovi e pericolosi che non avranno alcun tipo di limitazione e contro i quali i Comuni non potranno far nulla, come denunciato anche dalla Consulta Nazionale Anti-Usura e dal Movimento 5 Stelle.
Parliamo dell’introduzione della famigerate gaming hall di ‘categoria A’ (dedicando alle newslot – Awp nel nuovo gergo del Governo, ossia Amusement with price, divertimento con premio – una sala apposita) che non potranno essere soggette a restrizioni e regolamentazioni da parte degli enti locali.
Con il trucco della ‘sale di tipo A’ attraverso un corso di formazione si potranno adeguare i locali e potranno continuare a tenere la macchinette; con lo stesso stratagemma si potranno aprire sale slot e vlt a fianco di chiese, scuole, centri per anziani e, più in generale, a pochi passi da ogni luogo sensibile.
Dietro questo ‘trucchetto’ si nasconde il vero scopo di tale accordo, vogliono mettere la museruola a leggi e regolamenti adottati finora da Regioni e Comuni virtuosi a tutela della salute dei cittadini. Sarebbe davvero grave che, per promesse o minacce da parte del governo, le Regioni e i Comuni attraverso Anci accettassero un simile piano.