Per il Mezzogiorno solo promesse e briciole

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Il Sud non solo è stato abbandonato dal Governo, ma deve anche subire periodicamente decreti privi di alcuna sostanza anche se dai titoli altisonanti. Ultimo è il Dl 2692, già approvato alla Camera e ora in discussione al Senato, che dovrebbe predisporre “interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno”.
In realtà, però, nel testo c’è poca, pochissima roba. Bastino tre esempi su tutti:
1) Il Governo vorrebbe contrastare la criminalità organizzata e porre in essere interventi di sicurezza del territorio attraverso un incremento di 10 unità (!) del personale dei carabinieri;
2) Viene prevista l’emanazione di un regolamento che disciplini il trasporto di acqua pubblica destinata al consumo umano, senza che siano state, però, determinate l’ammontare delle relative tariffe da applicare, che a questo punto potrebbero essere lasciate alla discrezionalità delle società trasportatrici, con possibile rincari in bolletta per i cittadini;
3) Il decreto stanzia appena 100 milioni di euro per i servizi di radioterapia oncologica spalmati su tutte le regioni del Mezzogiorno, in un contesto di tagli lineari al sistema sanitario nazionale, dimagrito a colpi di miliardi ogni anno.
Come si vede, per il Sud ci sono sempre e solo le briciole. 10 carabinieri di qua, qualche milioncino per tappare l’emergenza sanitaria di là, a fronte delle ben più corpose promesse dell’ex Presidente del Consiglio Renzi, che nel 2015 aveva annunciato un megapiano di investimenti e di rilancio del Mezzogiorno (il “Masterplan”). Solite parole, a cui neanche il Governo Gentiloni sta facendo seguire i fatti. Intanto in alcune regioni meridionali il tasso di disoccupazione giovanile sfonda la quota surreale del 60%. Questa è la realtà!