Minori non accompagnati: la legge votata in Senato è solo un primo passo

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La situazione di difficoltà e di incapacità dei Paesi europei di gestire la migrazione, e in particolare quella dei minori, è sotto gli occhi di tutti e forse questa gestione è scelta e voluta, poiché il business ha regole proprie che vanno oltre il diritto degli esseri umani, adulti o fanciulli che siano.
In questa disorganizzazione emergenziale le organizzazioni criminali giocano un ruolo fondamentale nella gestione dei centri di accoglienza, un esempio per tutti è costituito dal CARA di Mineo e con l’inchiesta Mafia Capitale ne abbiamo avuto la palese esplicitazione. Abbiamo visto delle emergenze anche nei vari centri di accoglienza straordinaria (CAS) dislocati in Italia, e nei centri di accoglienza per minori.
Nel 2016 circa 6.500 bambini arrivati in Italia sono diventati irreperibili. In media uno su tre fugge dai centri d’accoglienza nel tentativo disperato di raggiungere i parenti che si trovano in altri Paesi dell’Unione europea. Nei primi 10 mesi dell’anno appena trascorso è stato accertato che l’80 per cento dei minorenni stranieri approdati in Italia ha compiuto un lungo e pericoloso tragitto senza adulti che li accompagnassero. Il Presidente dell’UNICEF Italia ha dichiarato che mai nella storia delle migrazioni avevamo avuto a che fare con un simile fenomeno.
Affinché l’accoglienza dei minori non accompagnati sia realmente tale, è necessario avere strumenti giuridici e tecnici chiari, serve personale formato, servono psicologi specializzati, servono tutor che sappiano come e dove agire; in una parola serve preparazione, non solo sorrisi e pacche. È inutile discutere delle occasioni perse, del fatto che forse a questo traguardo si sarebbe potuto e dovuto arrivare da tempo; è necessario ottimizzare al massimo le risorse e gli strumenti di tutela già garantiti dal nostro ordinamento” spiega nella sua dichiarazione di voto la portavoce in Senato Manuela Serra.
“Va bene, perciò, una chiara legislazione al riguardo, senza però dimenticare un aspetto fondamentale. La protezione di questi minori deve rimanere una missione condivisa a livello europeo da parte di tutti gli Stati membri, nessuno escluso. Molto spesso, purtroppo, l’assenza di collaborazione e cooperazione a livello internazionale determina il male peggiore, il fallimento dell’obiettivo: vale a dire la mancata tutela di chi, invece, dovrebbe essere protetto sopra ogni cosa. Queste ondate migratorie nascondono interessi economici e strategie lucrative che hanno una portata enorme e a farne le spese non possono essere i bambini, i più giovani e, per questo, i più deboli” come affermato dalla portavoce Daniela Donno in discussione generale.
Purtroppo, per la Ragioneria generale dello Stato questo disegno di legge non potrà avere nuovi oneri. In pratica, nulla potrà essere sviluppato, soprattutto in quei Comuni dove la finanza pubblica è allo stremo. È stato detto ed è innegabile che si sarebbe potuto fare di più, quello di oggi è solo un passo per affrontare questa problematica che richiede rigore, così da giungere al più presto a una soluzione condivisa realmente efficace. Adesso, dopo l’approvazione in Senato, il disegno di legge sul sistema di accoglienza dei minori non accompagnati passa alla Camera.