Ddl penale: è legge truffa, frena le indagini e rallenta i processi!

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ROMA 15 MARZO – “Fatta la legge trovato l’ìnganno, il tutto alle spalle dei cittadini che firmano petizioni e protestano giustamente preoccupati dall’escalation della criminalità comune nei loro quartieri e Comuni. Il DDL penale del governo Gentiloni-Renzi da una parte come uno specchietto per le allodole, aumenta le pene per i furti e altri reati (giusto concetto), dall’altra e qui sta il grande inganno, non spiega ai cittadini stessi che lega le mani a magistratura e forze dell’ordine nel combattere la criminalità. Anche oggi la stessa Associazione Nazionale Magistrati lo ha denunciato dichiarando che “rallenta i processi e danneggia i cittadini“” lo denuncia Mario Michele Giarrusso senatore del Movimento 5 Stelle.
“Come avviene tutto ciò? Lo fa tramite tagli alle intercettazioni informatiche (quelle tramite iphone, smart phone). Tra l’altro è grazie alle intercettazioni che da inchieste su corruzione, riciclaggio, che sono reati ‘spia’, che si arriva spesso ad invididuare le cosche di mafia e ndrangheta, camorra ” denuncia Michele Mario Giarrusso, senatore del Movimento 5 Stelle.
“Come avverrà tutto questo? Saranno escluse le intercettazioni informatiche – ambientali tra soggetti presenti nei luoghi come l’abitazione principale (una casa, un ufficio, una semplice dimora, ecc.), a meno che il Magistrato non abbia la certezza che in quel luogo si stanno compiendo attività criminose. Fino ad oggi il Magistrato poteva usare le intercettazioni davanti al “solo” fondato motivo del compimento di attività criminose, per il futuro occorrerà avere la certezza che si stanno compiendo attività illecite. Ovvero se il Pm non ha sviluppato doti telepatiche si arrangia. Tutte le volte in cui i criminali organizzano una cena a casa di qualcuno di loro non potranno più essere intercettati, perchè nessuno avrà la certezza che i loro discorsi siano di carattere illecito. Garantismo per i delinquenti! Questo perverso meccanismo varrà per i reati di corruzione e associazione a delinquere, spaccio di droga e così via” continua Giarrusso
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“Un esempio. Una banda che fa di traffico di merce rubata, traffico di droga, ricettazione, dedita a furti nelle case e in serie, non potrà facilmente essere intercettata tramite i loro smartphone, quindi si aumentano le pene ma non si da a magistrati e forze dell’ordine la possibilità di prendere i ladri di questi gruppi criminali” conclude Giarrusso.