Cdm, in etichetta si indichi nome stabilimento, non codice

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Roma, 17 marzo – “Lo stabilimento di produzione o confezionamento sia indicato nell’etichetta alimentare esplicitando nome e indirizzo e non attraverso un codice incomprensibile per il consumatore. Un rilievo che abbiamo già avanzato tempo fa in Commissione Agricoltura, e che all’epoca non fu accolto, nell’ambito di un parere ad un provvedimento sull’etichettatura per gli alimenti”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello schema di decreto attuativo che reintroduce l’obbligo di indicare in etichetta lo stabilimento di produzione o confezionamento. “Visto che il Governo ha approvato con grande ritardo quanto proposto dal M5S oltre due anni fa con una proposta di legge a prima firma Paolo Parentela ci auspichiamo che stavolta questa misura sia applicata nella maniera più trasparente possibile per il consumatore. Altrimenti si tratterà di informazioni criptiche, non fruibili, e pertanto di un nuovo specchietto per le allodole”.