Caccia, Bene no Ispra su deroghe. Avanti con piano anti bracconaggio

bracconaggio.jpg
Roma, 30 marzo – “ll Ministero dell’Ambiente, rispondendo a una nostra interrogazione, ha riportato il parere negativo dell’Ispra sulla possibilità di stabilire ‘piccole quantità’ di esemplari di specie protette, che, in deroga alle norme Ue, potrebbero essere cacciate. Il quesito era stato posto dalle Regioni in Conferenza Stato-Regioni, che lamentavano l’assenza di dati da parte dell’Ispra per calcolare le ‘piccole quantità’ e applicare così la deroga. Oggi finalmente è stata fatta chiarezza: l’Ispra non ha definito le quantità, non per assenza di dati, ma perché quelle specie per cui si vorrebbe la deroga non possono essere cacciate”. Lo riferiscono i deputati del M5S della Commissione Agricoltura a margine dell’interrogazione in Commissione Ambiente promossa dalla portavoce 5stelle Chiara Gagnarli. “Le deroghe richieste in Conferenza Stato Regioni qualche mese fa avrebbero consentito alle Regioni di aprire la caccia a specie, quali Fringuello e Peppola, che non possono essere cacciate – spiega la deputata 5stelle Chiara Gagnarli – La risposta di oggi da un lato rappresenta una buona notizia per la tutela della biodiversità ma dall’altro conferma la necessità di un’azione più stringente da parte del Governo contro la caccia illegale e l’abuso di deroghe. Strumento essenziale è l’applicazione di un Piano Nazionale contro la caccia illegale e un rafforzamento della vigilanza venatoria in grado di garantire il presidio del territorio. A tale proposito lo smantellamento del Corpo Forestale dello Stato da noi fortemente contestato, invalida quest’azione”. “Eppure il bracconaggio è un fenomeno ancora troppo diffuso e per il quale siamo stati richiamati più volte dall’Unione Europea. Ma lasciare che sia sempre l’Europa a tirare per le orecchie l’Italia e le Regioni senza risolvere a monte di un problema già noto significa abdicare al proprio ruolo di Governo. Attendiamo fiduciosi l’approvazione del Piano fermo ancora in Conferenza Stato-Regioni, sperando di non dover aspettare un altro anno e quindi vedere altre centinaia di animali uccisi dai bracconieri”.