Gli unici effetti del Jobs Act sono più precariato e licenziamenti

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Roma 27 aprile – “Sono mesi che il MoVimento 5 Stelle denuncia le politiche fallimentari messe in atto dal governo Renzi, mantenute dal governo Gentiloni. I dati sul mondo del lavoro che vengono stabilmente pubblicati, tra cui quelli diffusi oggi dall’INPS, non fanno altro che confermare che le politiche attuate fino ad ora oltre ad essere state del tutto inadeguate e insufficienti a far riprendere il mondo del lavoro, hanno contribuito soltanto a far aumentare il precariato”, lo affermano i portavoce MoVimento 5 Stelle della Commissione Lavoro di Camera e Senato.
“Il MoVimento 5 Stelle oltre a chiedere di collegare gli sgravi contributivi previsti nel Jobs Act al reale incremento occupazionale e quindi alle nuove assunzioni, cosa che non è stata fatta – proseguono – aveva fatto presente al governo che la riduzione dell’importo degli sgravi avrebbe comportato inevitabilmente il crollo delle assunzioni a tempo indeterminato, circostanza che viene confermata dai dati INPS. Rispetto allo stesso periodo del 2016 le assunzioni stabili, infatti, sono del -12,7% in meno”.
“Altro dato da evidenziare – continuano – è quello relativo ai licenziamenti. Il M5S, anche in questo caso, aveva previsto l’aumento dei licenziamenti a seguito dell’approvazione del Jobs Act che prevedeva l’abrogazione, anche per le grandi imprese, dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e una riduzione dei costi dei licenziamenti. I dati odierni, dimostrano ancora una volta che tutte le nostre paure vengono confermate. I licenziamenti disciplinari, infatti, nei primi due mesi del 2017 sono in aumento del 30% rispetto ai primi due mesi del 2016. Se si prende come riferimento, invece, il dato dell’anno 2015, l’aumento dei licenziamenti è pari al 64,9%. Un dato quindi molto preoccupante”.
“Insomma, il fallimento del Jobs Act è palese e dimostra ancora una volta che sia il governo precedente che quello attuale vanno avanti a colpi di riforme che non hanno alcuna proiezione di futuro e che non ha fatto altro che danneggiare ulteriormente il mondo del lavoro”. Concludono i portavoce pentastellati.