Arrestato il sindaco PD di Terni. E da Renzi un silenzio assordante

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A Terni hanno arrestato il sindaco del PD Leopoldo Di Girolamo e stanno indagando altre 17 persone, fra assessori comunali, dirigenti comunali e di cooperative, riconducibili tutti al PD di Renzi. Eppure da Renzi neanche una parola. Una tomba!
Secondo l’accusa, da 5 anni, gli amministratori del PD, avrebbero affidato appalti pubblici diretti, senza alcuna gara pubblica e con oltre 60 proroghe. Un sistema illecito seriale, finalizzato a scippare sistematicamente i soldi pubblici dei cittadini.
Eppure dal Nazareno solo silenzi.
Questo è il PD. Un partito che fa finta di contrastare la corruzione, solo per poter aver un mezzo di propaganda, e poi nei fatti, davanti alle inchieste e agli arresti dei loro esponenti e amministratori pubblici, restano inerti come candele spente.
Nel 2015 ben oltre 90 deputati del PD avevano presentato in Parlamento una proposta di legge che prevedeva l’estensione della normativa antimafia e la possibilità per lo Stato di confiscare e sequestrare i beni patrimoniali per gli indiziati di tutti i reati di corruzione commessi contro la PA.
Ma è evidente che sia stata solo una finta. Come sempre. Un modo per riempire la loro propaganda e le loro continue campagne elettorali fondate sulla falsa rappresentazione della realtà.
Ed infatti, il provvedimento di legge è sepolto al Senato da quasi 2 anni. D’altronde si tratta di misura troppo rischiosa per il PD, che finirebbe per lasciare sul lastrico molti dei suoi stessi esponenti.
Per Renzi e il PD, meglio continuare a restare in silenzio e far finta di niente. Un vero pericolo per il nostro Paese!