Manovrina con mazzata, ma il M5S prova a migliorarla: ecco le nostre proposte

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Arriva alla Camera la manovra cosiddetta “correttiva” con la quale il governo italiano si inginocchia ancora una volta di fronte ai diktat dell’austerity Ue. Con la scusa del recupero dell’evasione fiscale, il provvedimento contiene una mazzata per piccole imprese e professionisti sul fronte dei rapporti con la Pa e delle compensazioni tra crediti e debiti tributari. Ma aumenta anche le tasse, rivedendo il calcolo dell’Aiuto alla crescita economica (Ace) per le aziende che rafforzano il patrimonio. C’è poi, tra l’altro, la fusione Fs-Anas, ancora soldi per il Tav Torino-Lione la cedolare secca obbligatoria per gli affitti brevi, un giro di vite del prelievo sui giochi e tante altre misure.
Il M5S ci prova ogni volta: propone quindi molte modifiche migliorative a partire da un pacchetto enti locali mirato a difendere le prerogative di tutti i sindaci italiani, non solo quelli del MoVimento, perché fare gli interessi delle fasce tricolori significa proteggere i servizi essenziali ai cittadini. E’ così che aumentiamo gli spazi finanziari per gli investimenti da parte dei livelli territoriali di governo e allentiamo le maglie del turnover. Portiamo più trasparenza nell’inquadramento contabile dei residui di bilancio e agevoliamo le ristrutturazioni dei mutui dei Comuni con Cassa depositi e prestiti. Infine c’è il problema da risolvere (rimodulando il Fondo di solidarietà) del mancato ristoro per i sindaci che hanno perso il gettito legato alle riforme di Ici-Imu-Tasi: parliamo di un buco nelle casse dei municipi di circa 600 milioni, di cui un decimo soltanto in una grande città come Torino.
Inoltre, rafforziamo la dote economica per l’edilizia scolastica e puntiamo, con varie modifiche, a sostenere finanziariamente città metropolitane e province (comunque rimaste nell’ordinamento all’indomani della bocciatura del referendum del 4 dicembre). Enti che si occupano di problemi chiave come viabilità e, ancora, plessi scolastici.
Il M5S si opporrà a un trasferimento di peso dentro la manovra di tutto il pacchetto che riguarda il commissariamento e il prestito-ponte ad Alitalia, in pratica una svendita. Ci siamo schierati contro la fusione Fs-Anas, un matrimonio di interessi che rischia di essere pagato dai cittadini italiani. E abbiamo chiesto di girare al Tpl e a favore dei pendolari i nuovi contributi che il governo elargisce all’inutile Tav Torino-Lione. In più, prevediamo maggiori fondi a quelle Regioni che garantiranno l’uso dei mezzi pubblici gratis ai disoccupati di breve corso e che abbiano un livello di Isee non superiore ai 20 mila euro annui.
Sul fronte fiscale, il M5S punta a riaprire i termini della definizione delle cartelle per i contribuenti che ancora non hanno aderito. Tuttavia, il numero di rate si riduce a tre, anche allo scopo di evitare disparità di trattamento con coloro che già hanno presentato l’istanza. Ovviamente i portavoce si schierano contro la stretta su split payment, compensazioni e Ace, sostituendo il gettito che se ne ricava con la riduzione della percentuale di deducibilità degli interessi passivi per banche e intermediari finanziari. In particolare, per evitare la formazione sistematica dei crediti Iva in capo alle imprese sottoposte allo split payment, proponiamo la possibilità, per i fornitori del settore pubblico, di acquistare beni e servizi senza Iva nei limiti dell’ammontare dell’imposta sul valore aggiunto che riguarda le vendite alla Pa.
Naturalmente, chiediamo anche di escludere i professionisti dalla disciplina dell’inversione contabile nel rapporto con la Pa e di salvare dall’obbligo del visto di conformità chi è in regola con l’invio telematico dei dati delle fatture e del nuovo speso metro trimestrale. Infine, sul versante degli affitti brevi, il M5S sostituisce la cedolare secca al 21% con una al 15% per il primo anno e al 10% per gli anni successivi (o direttamente al 10% dall’inizio) con un ruolo da sostituti di imposta per gli intermediari (anche i portali online). In questo modo si favorisce l’emersione del nero e una imposizione più progressiva.
Il MoVimento 5 Stelle continua a lavorare in modo concreto per migliorare i provvedimenti governativi che il Parlamento è costretto a discutere.