Energia: i dati su calo produzione energia elettrica da rinnovabili e più CO2 sono corretti – ecco le prove

Thumbnail image for inquinamento-atmosferico-640x366.jpg
ROMA 25 MAGGIO – “I dati diffusi dal Movimento 5 Stelle sul calo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il calo investimenti e l’aumento della CO2 prodotta relativa alla produzione di energia sono corretti. Il fact checking dell’Agenzia Agi (controllata Eni) ha utilizzato parametri diversi dai nostri. Mentre il M5S si riferiva chiaramente alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, l’agenzia Agi nello svolgere il fact-checking ha utilizzato altri criteri per la contabilizzazione tenendo presente anche il termico ed i trasporti” lo dichiara il senatore M5S Gianni Girotto.
IL TRUCCO CON DATI ISTAT
Agi, afferma correttamente che nel 2014 la produzione sale a 9,2 Mtep, nel 2015 sale ulteriormente a 9,43 Mtep. Attenzione però come ha spiegato il professor GB Zorzoli del Coordinamento FREE, è un dato più formale che sostanziale, raggiunto con un trucco (non imputabile certamente all’ agenzia Agi ma al governo).
Nel 2015 la produzione di energia da fonti rinnovabile sale a 9,43 Mtep successivamente ad un aggiornamento dei dati di Istat che come indicato da GB Zorzoli è stato clamorosamente corretto “al rialzo con i dati relativi alle biomasse rispetto a quelli su cui era basata la programmazione del governo. Si è così scoperto che la biomassa effettivamente bruciata sei-sette anni fa per produrre calore non differiva granché dall’obiettivo prefissato per il 2020.” La legna effettivamente usata nel 2010 per produrre calore con l’aggiornamento del dato Istat è diventata due volte e mezza la cifra ricontabilizzata: 7,7 Mtep (mega tonnellata equivalente di petrolio) invece di 2,2. Questo trucco ha favorito il raggiungimento di un risultato complessivo ma la produzione di energia elettrica da impianti rinnovabili rimane negativa. Un artefizio sul quale Girotto ha presentato anche un’interrogazione che attende risposta dal Ministro dello sviluppo e dell’ambiente.
AUMENTO DELLE EMISSIONI DI CO2
L’aumento delle emissioni di CO2 citato nel convegno dal professor Giacomo Bizzarri docente di fisica tecnica dell’Università di Ferrara, fa riferimento a dati Ispra-Terna sulle emissioni specifiche per la produzione di energia elettrica (grammi di anidride carbonica per ogni kWh elettrico prodotto). I dati riportano che le emissioni specifiche, riferite ai consumi elettrici ed alla produzione elettrica lorda sono in costante aumento dal 2014. Dopo aver toccato il minimo nel 2014 per le categorie di produzione elettrica lorda ( 323 g di CO2/kWh) e dei consumi elettrici ( 309,4 g CO2/kWh) queste sono via via aumentate nel 2015( 332,4 g di CO2 per la produzione elettrica lorda e 315 g di CO2 per i consumi elettrici) e nel 2016 con la stima dei dati Ispra di 337,1 g CO2/kWh per la produzione elettrica lorda e 330,6 g CO2/kWh per i consumi elettrici.
Questi dati sono particolarmente preoccupanti, perché al di là della variabilità stagionale dell’idroelettrico, denotano uno stato di sofferenza generale per le nuove installazioni di impianti per fonti rinnovabili elettriche. E’ la prima volta dal 1990 che il trend di emissioni per questi due fattori è di nuovo in crescita.
DIMINUZIONE PRODUZIONE ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI
I dati citati nella relazione del professor Bizzarri sono relativi al bilancio dell’energia elettrica ed il Gap sulle rinnovabili tra il 2013 ed il 2015 (dati Terna) ha visto il totale della produzione elettrica da rinnovabili calare del 7,5% (-7,3 TWh). Se nel 2013 era di 96,9 TWh (33% del totale) nel 2015 è sceso a 89,6 TWh.
RIDUZIONE POTENZA INSTALLATA DA FONTI RINNOVABILI
La riduzione della potenza installata da fonti rinnovabili è stata indicata sia dal professor Bizzarri, riprendendo dati Terna al 2015 che da altri relatori e confermata con la riduzione del 19% della potenza installata nel 2016 (-19% potenza installata di eolico, idroelettrico e fotovoltaico) dai dati pubblicatida Confindustria- Anie Energia.