PD e migranti: macché cooperazione, daremo ulteriori soldi all’accoglienza

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“Aiutiamoli a casa nostra”: sembra essere questo, il nuovo indirizzo del governo per quanto riguarda i migranti. Qualcuno deve avergli detto che aiutare i Paesi del Terzo Mondo è una battaglia persa, quindi perché continuare con la cooperazione? Meglio abbandonarli al loro destino e investire quattrini per trasferire qui tutti gli abitanti.
Se pensate sia un’esagerazione, sappiate che è proprio quello che sta facendo il governo: non pago di avere destinato alla gestione immigrazione già 4 miliardi e mezzo nell’ultimo DEF, ora ha deciso di dirottare le risorse dedicate alla cooperazione verso la cosiddetta accoglienza. Nel documento del Governo di programmazione e di indirizzo sulla cooperazione 2015-2018, ora in Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati, quella che chiamano “crescita delle risorse finanziarie destinate alla Cooperazione italiana” è in realtà un incremento con una grossa percentuale destinata al fenomeno migratorio. Gli scandali del passato, su tutti Mafia Capitale, hanno infatti già evidenziato dove finiscono questi fondi: alle cooperative vicine ai partiti, o a sistemi affaristici come il Cara di Mineo vicino a Ncd del ministro Alfano. Oppure ancora, come denuncia da tempo il M5S -e la magistratura conferma con le sue ordinanze- direttamente alla criminalità organizzata, che in Campania dell’accoglienza ne ha fatto un business.
Tutto ciò succede perché la “cooperazione” è in realtà un grande calderone dove entra, e soprattutto esce, denaro destinato a qualsiasi iniziativa in modo completamento opaco. E’ più che mai necessario, come chiede il M5S, attivare un meccanismo di trasparenza che scorpori l’aiuto allo sviluppo dalle risorse destinate alla gestione del fenomeno migratorio in Italia. Altrimenti, questa politica continuerà a rappresentare solo un incoraggiamento a salire sui gommoni.
Forse perché a qualcuno conviene.
Maria Edera Spadoni, M5S Camera Comm. Esteri