L’ISTAT conferma che i giovani sono i più penalizzati dalla crisi

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Roma 3 lug – “I dati sul lavoro pubblicati oggi dall’ISTAT, oltre a certificare il calo degli occupati e l’aumento della disoccupazione su base mensile, confermano le denunce lanciate dal MoVimento 5 Stelle, ovvero che i giovani sono la fascia della popolazione più penalizzata dalla crisi“. Lo affermano i portavoce del MoVimento 5 Stelle delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato.
Il tasso di disoccupazione giovanile – proseguono – si attesta al 37%, con un aumento dell’1,8% rispetto al mese precedente: un dato allarmante. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni è pari al 9,4%, in aumento dello 0,4%, con una diminuzione del tasso di occupazione di 0,5 punti. Nessuna notizia positiva nemmeno per le persone fra i 25 ed i 49 anni. Anche in questo caso cala il tasso di occupazione dello 0,2% e aumenta il tasso di disoccupazione dello 0,5% per le persone tra i 25 ed i 34 anni e dello 0,2% dai 35 ai 49 anni. L’occupazione cresce soltanto nella fascia dei ultracinquantenni (+0,2%) con un calo della disoccupazione del 0,4%”.
“L’ISTAT ci dice anche che il calo della popolazione tra i 15 ed i 49 influisce sulla variazione dell’occupazione. Sul punto, infatti, non possiamo dimenticare l’importante fuga dei cervelli che subisce il nostro Paese. Secondo i dati diffusi dalla Fondazione Migrantes, infatti, nel 2015 sono stati più di 107 mila gli italiani che sono emigrati all’estero, soprattutto gli under 35. Bisogna investire sui giovani per cambiare subito rotta” concludono.