Su edilizia scolastica il gioco delle tre carte di Boschi e Fedeli

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ROMA, 18 luglio – “Numeri trionfalistici dietro ai quali manca una sola cosa, la più importante: come siano state impiegate (e se davvero siano state impiegate),nel dettaglio, le risorse destinate all’edilizia scolastica. Perché senza questi elementi, la conferenza stampa tenuta oggi dal ministro Fedeli e dal sottosegretario Boschi si riduce a un’autocelebrazione. I 9,5 miliardi di euro per il periodo 2014-2018 di cui parla Boschi sono stati effettivamente impiegati o, all’interno di quella cifra, ci sono anche fondi solamente stanziati e risorse non utilizzate nel corso di un anno e stornate per quello successivo?”.

Così i parlamentari del MoVimento 5 stelle in commissione Cultura di Camera e Senato.

“Relativamente alle dichiarazioni del ministro Fedeli, il titolare del Miur ha parlato di 10 azioni previste entro quest’anno per uno stanziamento di oltre 2,6 miliardi. Una somma destinata a misure già previste da tempo, in corso, o che dovrebbero essere realizzate nei prossimi anni. In pratica quella di oggi era una conferenza stampa-ripasso, un minestrone per fare numero e dimostrare quanto è bravo il governo. Poi alla prova pratica, alla fine di ogni anno vediamo che le risorse realmente utilizzate per l’edilizia scolastica esprimono numeri che non sono niente affatto da capogiro. Dei 2,6 miliardi, ben 1,7 sarebbero dedicati ad una nuova programmazione unica nazionale 2018-20 per interventi di edilizia scolastica. In sostanza, “faremo”: il programma riguarda infatti il prossimo triennio ed era già noto da tempo. Ricordiamo infatti che già nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze è istituito un apposito fondo da ripartire, con una dotazione di 1.900 milioni di euro per l’anno 2017 e di 3.150 milioni di euro per l’anno 2018, da destinare all’edilizia pubblica, compresa quella scolastica.

Stanziare le risorse non significa che verranno effettivamente erogate ed utilizzate. Questo, tra l’altro, è avvenuto spesso in questi anni. Riportiamo qui soltanto un esempio in tal senso, per il quale è lo stesso ministro a darci l’assist. Fedeli parla di 20 milioni per otto nuove scuole realizzate con materiali e modalità innovative. In realtà, già dal 2015, il governo aveva stanziato oltre 300 milioni per la realizzazione del progetto “scuole innovative”. Il risultato? Ad oggi siamo ancora in attesa della chiusura di quel bando, che doveva prevedere la realizzazione di 51 scuole. Di queste il ministro oggi ne ha annunciate soltanto otto”.