Dieselgate, 100% auto elettriche dal 2030. Via dirigenti pro-Fap

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Roma, 18 settembre – “Obiettivo 100% auto elettriche in Italia vietando entro il 2030 la commercializzazione di quelle alimentate a diesel e benzina di origine fossile, per ridurre l’inquinamento e rispettare gli accordi di Parigi sul Clima. E ancora: trasferire ad altro ruolo, in via precauzionale, i dirigenti del Ministero dei Trasporti, indagati per lo scandalo Dieselgate perché, secondo l’accusa mossa dal Gip, avrebbero rilasciato, senza prove di durabilità, le omologhe ai Filtri Anti Particolato (FAP) Iveco e Pirelli, nonostante fossero consapevoli da anni che il sistema dei FAP, oltre a non essere in grado di abbattere le emissioni di particolato, crea il nanoparticolato dagli effetti ancora più devastanti per la salute”. E’ quanto proposto, in sintesi, dal MoVimento 5 Stelle contro gli effetti dello scandalo ‘Dieselgate’, rispettivamente in una mozione a prima firma di Davide Crippa, deputato 5stelle in Commissione Attività Produttive, e in un’interrogazione a prima firma Arianna Spessotto, capogruppo 5stelle in Commissione Trasporti. “Le cifre diffuse oggi sulle vittime provocate dalle emissioni inquinanti, 5mila morti l’anno in Europa di cui oltre 2800 in Italia che detiene il triste primato, sono allarmanti e richiedono delle interventi urgenti. Misure simili a quelle proposte dal M5S, che puntano ad una scadenza per avviare lo stop alle ‘auto fossili’, sono già state prese dai Governi di altri paesi Ue ed extra europei, come in Francia entro il 2040, Olanda (dal 2025), Svezia (dal 2030), Germania (dal 2030 anche in tutti gli altri paesi europei) e Norvegia (dal 2025)”. – spiega Crippa .”Mentre arrivano i numeri sull’ecatombe da inquinamento atmosferico, il ministro Delrio non solo continua a mantenere nel proprio ruolo i tre dirigenti, De Grazia, Di Santo e Vitelli, rinviati a giudizio nell’ambito dello scandalo italiano ‘Dieselgate’ ma – dichiara Spessotto – addirittura ne promuove uno di essi, Vitelli, a Responsabile Unico del Procedimento per una gara d’appalto del valore di 200 milioni di euro, per l’esternalizzazione delle attività e dei servizi di gestione, conduzione e manutenzione del Centro di Elaborazione Dati della motorizzazione e dei relativi servizi ausiliari. Inoltre, Vitelli, audito in Commissione Trasporti alla presenza del Governo, ha sempre cercato di minimizzare la portata dell’indagine di Roma sull’inquinamento da diesel, così come le raccomandazioni di Pignatone”. “Chiediamo che il Governo applichi misure urgenti per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, nel rispetto del principio di precauzione, e dei consumatori truffati”.