Scuola: vogliamo teste pensanti, non ragazzi da sfruttare

scuo.jpgROMA 13 ottobre – “Siamo assolutamente al fianco dei tanti ragazzi che oggi hanno manifestato la loro voglia di non accettare un sistema scolastico che non li valorizza ma, anzi li sfrutta attraverso una degenerazione di un sistema che in Italia fa acqua da tutte le parti. Gli studenti hanno tutto il diritto di vedersi riconosciuta dallo Stato una formazione di qualità, che li metta nelle condizioni di affrontare la vita e il mondo del lavoro. Quello che invece gli ultimi governi hanno creato con l’alternanza scuola-lavoro è, in molti casi, una pagliacciata che esprime esattamente l’idea di futuro che questi politici immaginano per i nostri ragazzi: abituarli allo sfruttamento sul lavoro fin da giovani”.

Così i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura di Camera e Senato.

“Abbiamo sempre detto che il problema dell’alternanza scuola lavoro non sta nel numero di ore, ma nella qualità dell’esperienza. Per questo durante l’approvazione della Buona Scuola avevamo proposto non di raddoppiare le ore, ma piuttosto i fondi messi a disposizione e di innalzare la qualità dell’offerta formativa.

Il modello così com’è stato realizzato costituisce una degenerazione, prima di tutto culturale, che contrastiamo con fermezza e alla radice non con le parole, ma attraverso i fatti. Vale a dire, attraverso il programma sulla scuola, già votato dalla rete e definito nei suoi punti essenziali, con il quale il MoVimento 5 Stelle si presenterà agli italiani alle prossime elezioni. Un modello che mette al centro lo studente e una didattica innovativa che sia al passo con i tempi. Un sistema di istruzione che dia prima di tutto strumenti cognitivi e capacità di pensare e ragionare. I partiti invece vogliono che dalle scuole escano giovani con una formazione mediocre, già asserviti a un modello di sfruttamento che per loro non preveda possibilità di crescita o di riscatto, ma briciole di cui accontentarsi”.